Pitti Generation(s)
Pitti Uomo 89
Non è facile, ma è sicuramente affascinante coniugare grande tradizione a innovazione stilistica, ma anche spirito
sartoriale e contemporaneità. E’ questa la mission di Pitti Uomo, che celebra la sua edizione 89 dal 12 al 15 gennaio 2016. Come negli altri saloni di gennaio, la Fortezza da Basso si trasforma in una location d’eccezione per un evento speciale dedicata al tema-guida Pitti Generation(s).
“Ogni edizione di Pitti Uomo
è un magazine che prende forma, fatto di contenuti che devono essere messi in pagina, con grande cura e una ricerca continua - sottolinea Raffaello Napoleone -. A ogni stagione registriamo e raccontiamo una tendenza forte del momento, per parlare di stili di vita in modo leggero e ironico, ma cercando anche di riflettere sul tempo che fa. A gennaio mettiamo in copertina Pitti
Generation(s): parliamo di come nella moda di oggi il concetto dominante sia la simultaneità di tante generazioni diverse, nel modo di vestirsi e negli stili di vita. La velocità di oggi comprime il tempo, e nella moda questo fenomeno è ancora più forte. Viviamo in un mondo dove l’età è sempre più uno stato mentale che anagrafico, con uomini maturi in jeans e t-shirt e giovani dalle barbe vittoriane appassionati di vintage.”
La Fortezza da Basso accoglie i
visitatori con un set design curato da Oliviero
Baldini: tra installazioni e sorprendenti incursioni, tra arte e performance, che trasformano il suolo del Piazzale antistante il Padiglione Centrale, la facciata del Lyceum e altri luoghi chiave della Fortezza, per un’inedita rappresentazione generazionale. Tempo, stili e generi differenti emergono in un
mix eclettico.
“Pitti Generation(s) parla della
simultaneità di tante generazioni diverse nella moda e negli stili di oggi - afferma Agostino Poletto, vice-direttore
generale di Pitti Immagine -. La velocità del contemporaneo comprime e mixa il tempo personale e generazionale, tra riflessi nostalgici e sperimentazione, in un globale superamento di confini. Così Pitti
Generation(s) racconta con ironia e leggerezza un’epoca dove l’età si rivela sempre più uno stato mentale che
anagrafico, con uomini maturi in jeans e t-shirt e giovani dalle barbe vittoriane con la passione per il vintage.”
Il nuovo digital art project di Pitti
Uomo è firmato da Pasquale
Abbattista. Prosegue la collaborazione di Pitti Immagine con registi di talento per realizzare il digital art project che lancia il nuovo video che interpreta Pitti Generation(s) attraverso la tecnica del morphing, alternando e sovrapponendo i volti noti di personaggi appartenenti al fashion system internazionale. Con la regia e fotografia di Pasquale Abbattista, la produzione di Hi!Production e la supervisione di Max Brun, il nuovo video project sarà legato anche a un importante progetto charity: il compenso dei
protagonisti del video sarà infatti devoluto all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e all’ASP
Montedomini, due istituzioni fiorentine che si occupano di assistenza rispettivamente di bambini ed anziani.
Centro pulsante del salone, il Padiglione Centrale si alimenta della continua evoluzione del menswear e delle sue contaminazioni con il design. Con una trasversalità dell’offerta potenziata anche attraverso i Pop Up Stores, il percorso si sviluppa al Piano Inferiore con collezioni che rileggono la ricerca sartoriale in chiave contemporary classic. Ma sta
calamitando l’attenzione dei top buyer anche il Piano Attico, con i suoi importanti esponenti del nuovo classico maschile e l’altissima qualità del loro prodotto. Il layout del Piano Attico si chiama Just Like A Man ed è firmato Patricia Urquiola, che interpreta il guardaroba maschile in modo nuovo: iper raffinato, composito
e di alta gamma. Infine il Piano Terra, che si esprime con le collezioni di
brand in un dialogo aperto con gli altri mondi di Pitti Uomo.
Voto
8