Van Helsing
Regia di Stephen Sommers
Cast: Hugh Jackman, Kate Beckinsale, Richard Roxburgh, David Wenham, Will Kemp, Shuler Hensley; horror/fantastico; Usa; 2004; C.
Frittura mista di horror...
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La Mummia
La Mummia - Il ritorno
Il Re Scorpione
Diciamo
la verità e diciamola subito: dopo l’incredibile successo de La Mummia e la
sorprendente conferma del sequel, era
davvero improbabile che Stephen Sommers riuscisse a fare centro per la terza
volta consecutiva con la solita miscela di horror, azione, trash
e commedia. Pare che di un film con il personaggio di Van Helsing come protagonista si
fosse cominciato a parlare dopo Dracula di Bram Stoker di Francis Ford
Coppola: l’idea è stata invece sviluppata dal buon Sommers, che ha ringiovanito
ad arte il personaggio, cancellandogli il passato con un’opportuna amnesia, gli
ha cambiato il nome da Abraham a Gabriel per una questione di diritti d’autore,
ed infine ha reso il tradizionale avversario di Dracula un generico cacciatore
di mostri al soldo del Vaticano. Dopo un prologo in bianco e nero con
l’apparente morte del Dott. Frankenstein e della sua mostruosa creatura in fuga
da Dracula, Van Helsing si apre nel gotico scenario rielaborato in computer
graphic della Parigi di fine Ottocento, scoprendoci il protagonista
dai lunghi capelli e dall’avveniristico armamentario (almeno per l’epoca) in
caccia nientemeno che del perverso Mr. Hyde (all’ennesima pessima rivisitazione
dal recente La leggenda degli uomini straordinari). Dopo aver messo fine
ai mostruosi crimini del suo avversario, Van Helsing torna alla base, nei
sotterranei di San Pietro, dove si riarma in un arsenale che pare il prototipo
di quello dell’Agente 007 (di cui, pare, Hugh Jackman sarà la
prossima incarnazione) e riceve il suo prossimo incarico: aiutare la
principessa zingara Anna Valerius,
ultima esponente di una famiglia votata alla caccia al vampiro, ad eliminare il
conte Dracula. In compagnia del fido Carl, frate e scienziato, Van Helsing
approda in Transilvania – dove, pare, potrebbero celarsi le risposte al suo
enigmatico passato – e conosce, tramite il classico scontro iniziale tra
supereroi, la bella Anna, prima di sfoderare la sua balestra-mitragliatrice
nuova di zecca contro il trio volante delle mogli di Dracula. Il perverso
vampiro sta servendosi di un uomo-lupo come fonte energetica per stabilizzare
la vita di migliaia di figlioletti succhiasangue, che si sviluppano nelle segrete del suo
castello dentro (sconcertanti) bozzoli che sembrano ripescati dal set di Alien. Purtroppo
il licantropo altri non è che il fratello di Anna. Le cose vanno pure
complicandosi quando, scoperta finalmente da frate Carl l’ubicazione segreta
del gelido maniero di Dracula, Van Helsing e Anna s’imbattono nel mostro di
Frankenstein, le voci sulla cui scomparsa prematura erano dunque lievemente
esagerate. Ad ogni modo un consolatorio (e parziale) happy ending incombe
a chiudere la sanguinaria vicenda. L’inedita accozzaglia di cattivi del cinema horror
(Dracula, l’uomo-lupo e il mostro di Frankenstein) all’inizio diverte, come
pure l’ombroso protagonista intriga non poco al suo ingresso in scena, ma la trama di Van Helsing,
oltre a rivelarsi piena di buchi e francamente sconnessa, si rivela una mera
giustapposizione di sterili colpi di scena. Paura e suspense neanche
a parlarne: puro intrattenimento fine a se stesso ed a lungo andare perfino
stancante e ripetitivo.
Van Helsing, regia di Stephen Sommers, con Hugh Jackman, Kate Beckinsale, Richard Roxburgh, David Wenham, Will Kemp, Shuler Hensley; horror/fantastico; Usa; 2004; C.; dur. 2 h e 5'
Voto
5
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