The Wrestler
Regia di Darren Aronofsky
Cast: Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Judah Friedlander, Ajay Naidu, Mark Margolis; drammatico; U.S.A.; 2008; C.
Il Leone d'Oro di Venezia 2008
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Quando
meno te l’aspetti, il vecchio Mickey Rourke trova
sempre il modo di sorprenderti cancellando una striscia imbarazzante di
interpretazioni da dimenticare con una prova superlativa: è quello che è
successo in The
Wrestler di Darren Aronofsky, Leone d’Oro a Venezia 2008 soprattutto
grazie all’incredibile aderenza tra l’attore americano ed il suo straziante
personaggio. Il film racconta la storia di Randy “The Ram” Robinson, un
wrestler che ha vissuto il suo momento di gloria alla fine degli anni Ottanta,
ma ormai tristemente avviato sul viale del tramonto. La gloria di vent’anni
prima è ormai acqua passata ed a Randy
non è rimasto niente: nessun affetto, nessun legame duraturo, nessuna vera
casa, denaro neanche a parlarne, pochissime alternative, soltanto un furgone
scassato e l’ostinato impegno per conservare l’antica parvenza da fiero
combattente mentre il suo fisico fatica a resistere all’usura del tempo. Il
protagonista si alterna tra incontri di serie B nel fine settimana ed un lavoro
part time in un grande magazzino finché un infarto durante un combattimento lo
costringe a lasciare il ring e gli steroidi, offrendogli anche l’occasione per
riflettere sulle priorità della propria vita, in cui non sembra esserci rimasto
molto da salvare: nonostante la salute l’abbia costretto al ritiro, Randy cerca
dignitosamente di rimettersi in piedi e di pensare positivo: in questo momento
di crisi infatti Randy inizia una relazione con una
spogliarellista non più giovanissima che gli consiglierà di intrecciare
nuovamente i rapporti interrotti con la figlia abbandonata, Stephanie, e per un
po’ le cose sembrano anche funzionare. Poi, quasi per forza d’inerzia, il
giocattolo esistenziale di Randy s’infrange e, in ossequio alla Legge di Murphy, tutto
ciò che può andar male lo farà, finché il richiamo del ring non diverrà
irresistibile per il vecchio wrestler: quando non hai più niente per tirare
avanti, se sei un guerriero tutto quello che ti resta è il calore del tuo
pubblico. Così il vecchio Ram prenderà i suoi rischi andando sorridendo verso
quello che potrebbe essere l’ultimo combattimento della sua vita di lottatore
professionista fallito: e Aronofsky ci porta con lui in questa folle corsa,
staccando la spina giusto un momento prima dell’ovvio o dell’insostenibile,
chiudendo The Wrestler con
l’omonima ballata di Bruce
Springsteen, un toccante omaggio per tutti i combattenti, soprattutto i
perdenti senza ritorno. Un film struggente con un Rourke letteralmente in
stato di grazia.
The Wrestler, regia di Darren Aronofsky, con Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Judah Friedlander, Ajay Naidu, Mark Margolis, Ashley Springer, Anna-Karin Eskilsson, Giovanni Roselli, Angelina Augello; drammatico; U.S.A.; 2008; C.; dur. 1h e 45’
Voto
7/8
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