Full Monty - Squattrinati organizzati
Lucky Break
The Rocker - Il batterista nudo

L’ultima fatica di Peter Cattaneo dietro la macchina da presa prende spunto inevitabilmente, aggiornandola ai tempi, dalla triste storia di Pete Best, il batterista che fu escluso dal quartetto destinato a diventare nel breve spazio di otto anni la band più celebre di tutti i tempi, ovvero i favolosi Beatles. Il film prende infatti avvio agli albori di un mito, nell’esibizione che offre al gruppo hard rock dei Vesuvius la firma per il loro primo contratto discografico, la porta per la fama, il denaro, il lusso e le follie a cui ogni rockstar degna di questa nome aspira. Ma c’è un prezzo da pagare per tutto questo: i Vesuvius dovranno ‘scaricare’ Fish, il batterista che costituisce l’anima del gruppo, e rimpiazzarlo con il classico raccomandato. Vent’anni più tardi il povero Fish ancora cova rancore per i tre traditori e cerca di vivere normalmente senza dannarsi l’anima a pensare che la seconda occasione non arriverà mai, riuscendoci malissimo, perché i Vesuvius continuano a perseguitarlo, in un modo o nell’altro. Perso il lavoro, la fidanzata e l’appartamento, ospite temporaneo di una sorella non troppo entusiasta, proprio quando la vita del nostro eroe sembra arrivata al capolinea, un caso fortuito lo riporta sulla batteria della scalcinata band del nipote, gli ADD. Curiosamente i ragazzini riaccendono l’interesse del vecchio rocker, ma i tre quarti del gruppo finiscono ben presto in punizione e l’ingegnoso nipote trova il modo di tenere vivo il gruppo organizzando le prove via computer in videoconferenza. La fama è ad un passo, implacabile quanto casuale, con la complicità del look adamitico che Fish sfodera giocoforza durante le prove, essendosi trasferito nel caldissimo scantinato di un take-away cinese. Capita infatti che la sua nipotina intercetti le frequenze delle prove fortuitamente e si diverta a gettare il relativo video su YouTube dove, manco a dirlo, il gruppo del batterista nudo diventa in breve tempo meta di innumerevoli contatti e fonte d’interesse per la stessa etichetta che vent’anni prima aveva rovinato il sogno di Fish. La sospiratissima seconda occasione del vecchio rocker comprende tutte le portate tipiche del successo: tour, sala d’incisione, fans, feste, pazzie e tutto il resto. Paradossalmente le cose si faranno più dure quando Fish sarà costretto ad affrontare il suo passato per andare avanti, scoprendo nell’occasione che a volte il tempo è un implacabile giustiziere. Dal regista di Full Monty un intrigante esempio su celluloide della classica seconda chance del sogno della vita: l’ambientazione è credibile, la storia dosa sapientemente commedia, melodramma e squarci al limite del grottesco, i personaggi sono ben caratterizzati narrativamente ed interpretati da un cast in parte, nonostante il protagonista forse gigioneggi un po’ troppo. La colonna sonora è giocata soprattutto sul versante hard rock, con pezzi dalle parti dei Bon Jovi o dei Black Crowes. Da vedere (ed ascoltare).

Voto 7