Full Monty - Squattrinati organizzati
Lucky Break
The Rocker - Il batterista nudo
Mettiamola così:
oggettivamente Lucky Break sarebbe anche
un’effervescente commedia carceraria, purtroppo il plot ricalca quello di Full
Monty con poche trascurabili sostituzioni – un musical invece di uno striptease,
galeotti britannici invece di disoccupati inglesi come protagonisti –, e quindi
la seconda prova di Peter Cattaneo dopo il sorprendente esordio sul grande
schermo finisce per mancare, quasi inevitabilmente, di originalità. La
storia presenta la messa in scena di una brillante idea d’evasione (dalla
cella) del galeotto irlandese Jimmy Hands, momentaneamente ospite per una
permanenza di dodici anni nelle carceri di Sua Maestà in seguito a sfortunate performances come rapinatore bancario di
buon cuore. Perché dietro la scorza d’apparente menefreghismo del protagonista
di Lucky Break
si nasconde un uomo dotato di buoni sentimenti e capace d’amare: non a caso
Annabel, la bella psicologa della prigione, gradualmente finisce per soccombere
davanti al suo sfacciato fascino irish.
L’idea per la grande fuga nasce dalla passione del direttore del carcere per i
vecchi musicals: casualmente
l’attempato dirigente ne ha scritto uno, ed il palcoscenico ideale per la mise en scène sarebbe la vecchia
cappella carceraria che, guarda caso, è anche il punto debole del
penitenziario. Dopo aver organizzato un cast inizialmente non troppo convinto
del potere taumaturgico del teatro, Jimmy ottiene controvoglia la parte del
protagonista del musical, ovvero
l’eroico ammiraglio Nelson. Tra una prova e l’altra, mentre il giorno della
prima si avvicina, scocca anche l’amore con Annabel, che sul palcoscenico
interpreta per l’appunto Lady Hamilton, la dama amata da Nelson. Così, mentre i
suoi compagni d’evasione si appassionano sempre più alla magia del teatro, il
buon Jimmy Hands si ritrova a scegliere tra la libertà e l’amore. Il lieto fine
è dietro l’angolo ma arriverà dopo la tragica parentesi suicida del compagno di
cella del protagonista. Lucky Break ripete
parzialmente la magica miscela performativa di Full Monty
in un’ambientazione come quella carceraria, assai sfruttata finora su
celluloide in ogni genere di situazione possibile. Nel repertorio del genere
Peter Cattaneo ha inserito fin troppe tematiche: la grande fuga, una storia
d’amore, una tragedia personale, il classico secondino perfido, il progetto
teatrale. I numerosi motivi di questa frizzante
commedia d’evasione mostrano comunque di funzionare nel complesso, la
colonna sonora contrappunta al meglio la storia ed il ritmo si accende
progressivamente per entrare a pieno regime negli ultimi spumeggianti trenta
minuti. Vietato perdere i titoli di coda: Timothy Spall si esibisce in una
toccante esecuzione di Sunny.
Lucky Break, regia di Peter Cattaneo, con James Nesbitt,
Olivia Williams, Ron Cook, , Timothy Spall, Christopher Plummer, Frank Harper,
Lennie James, Bill Nighy; commedia; Gran Bretagna; 2001; C.; dur. 1h e 50’
Voto
7+