Dal tramonto all'alba
Spy Kids
C'era una volta in Messico
Il giovane regista messicano Robert Rodriguez, classe 1970,
vanta il singolare primato di aver diretto in quattordici giorni – e con un budget
di soli settemila dollari – il primo film indipendente non
americano distribuito negli Usa (dalla Columbia), il teso e spiazzante El
Mariachi, il suo esordio alla regia datato 1992. In seguito, secondo la
consolidata tecnica di conglomerazione che il cinema a stelle strisce adotta
con i registi stranieri, Rodriguez ha diretto il relativo remake hollywoodiano
con Antonio Banderas, con il quale ha lavorato anche nel collettivo ed
indefinibile Four Rooms, prima di girare lo splatter Dal
tramonto all’alba, con George Clooney e Quentin Tarantino, e quindi
il controverso The faculty nel 1998 (da alcuni ritenuto un cult
movie). Rodriguez deve aver pensato che, lavorando ormai ad Hollywood,
tanto valeva girare un film rivolto
dichiaramente alla famiglie, giusto per finanziarsi futuri progetti più
complessi: il risultato è Spy Kids,
una commedia d’azione di marca spionistica che riesuma un genere portato ai
massimi livelli dalla Disney con il piacevole F.B.I. Operazione gatto nel
lontano 1965. La
storia verte fondamentalmente su un curioso rovesciamento di ruoli tra
genitori e figli. Gregorio
ed Ingrid Cortez, nove anni prima le più grandi spie al
servizio dei rispettivi paesi, invece di eliminarsi a vicenda si sono
innamorati e sposati, hanno quindi avuto due graziosi figlioletti e si si sono
ritirati a vita privata: le misteriose sparizioni dei colleghi ancora in
attività costringono i due a tornare in azione. Purtroppo, la lunga pausa
familiare ha arrugginito le notevoli capacità di un tempo e la coppia finisce
in breve prigioniera del cattivo della situazione, un pazzoide noto come Fegan
Floop, conduttore di un programma televisivo per ragazzi ed aspirante padrone
del mondo. I piccoli protagonisti di Spy
Kids, Carmen e Juni, dopo lo stupore iniziale per la scoperta
dell’eccitante passato di quelli che consideravano fino a quel momento genitori
normali e quasi barbosi, dimostreranno di avere lo spionaggio inciso a
caratteri cubitali nei rispettivi bagagli genetici, salvando mamma e papà in una sarabanda di effetti
speciali e di divertenti trovate – un confortevole minisommergibile, zaini
a propulsione, ‘elettrizzanti’ gomme da masticare e così via –. Una
tranquilla commedia d’azione che piacerà a piccoli e grandi e cadrà nel
dimenticatoio fino all’immancabile sequel. In Spy Kids appare
anche il divo George
Clooney in un cameo finale.
Spy kids, regia di Robert Rodriguez, con Antonio Banderas,
Carla Gugino, Alexa Vega, Daryl Sabara, Cheech Marin, Alan Cumming, Robert Patrick,
George Clooney;
commedia/azione; Usa; 2001; C.; dur. 1h e 28’
Voto
6