Shrek
Shrek 2
Shrek Terzo
Shrek e vissero felici e contenti

Era dal 1953 (con Peter Pan) che al Festival di Cannes non erano presentati in concorso cartoons: a spezzare la quasi cinquantennale attesa ha provveduto la Dreamworks con Shrek, diretto da Andrew Adamson e Victoria Jenson. Il film d'animazione (rigorosamente computerizzata) è l'adattamento dell'omonimo romanzo per ragazzi di William Steig - la sceneggiatura è firmata da Ted Elliot, Terry Rossio, Roger Schulman e Joe Stillman -. Protagonista della storia è appunto Shrek, un orco verde un po' scorbutico ma dal cuore d'oro e dall'indole generosa. Shrek vive solitario in una palude sperduta ma la sua quiete è interrotta dall'invasione di una miriade di personaggi del regno delle fiabe, scacciati dal truce Lord Farquaad. Per salvare il mondo incantato cui lui stesso appartiene (e recuperare così la tranquillità infranta), il protagonista dovrà imbarcarsi in una missione eroica: salvare la splendida principessa Fiona, di cui fatalmente finirà per innamorarsi. Nell'impresa sarà accompagnato dal simpatico Ciuchino, un compagno spiritoso quanto chiacchierone. Nella versione originale ai personaggi animati hanno prestato le proprie voci noti attori hollywoodiani come Eddie Murphy, Cameron Diaz, Mike Myers e John Lithgow. Nel film della Dreamworks compaiono numerose le citazioni in chiave fiabesca, praticamente una in ogni sequenza del film, e soprattutto a personaggi della concorrente Disney, spesso ritratti da un'ottica parodica: non a caso l'orco è costretto ad ospitare in casa sua in contemporanea una trentina di 'colleghi', tra i quali figurano Pinocchio, i tre porcellini, Peter Pan ed i sette nani. Particolarmente notevole la scena della principessa Fiona in posa da combattimento sullo stile di Matrix. Un cartoon nel complesso originale, divertente ed a tratti spettacolare: Shrek si profila come una caleidoscopica antologia fabulistica, ricca di colori, suoni e splendide immagini.

Voto 8½