In occasione dell’uscita del
suo cinquantesimo lungometraggio d’animazione la Disney
ha deciso di rielaborare Rapunzel,
una fiaba dei fratelli Grimm, autori anche del
soggetto del primo storico cartoon disneyiano, ovvero Biancaneve e i sette nani di David Hand, uscito nel lontano 1937. Al di là
della curiosità statistica, Rapunzel intriga nonostante la rinuncia al disegno a mano
che da sempre costituisce il tratto stilistico della Disney,
che non aveva portato molta fortuna in termini commerciali all'ultima
produzione, La principessa e il ranocchio.
La storia comincia mostrandoci Flynn Rider, senza
dubbio il ladro più affascinante e ricercato del regno, che ruba la corona
reale e, dopo aver piantato in asso i suoi complici, attraverso una fuga
rocambolesca finisce nella torre isolata dove è rinchiusa dall'infanzia Rapunzel, una fanciulla dai
lunghissimi capelli biondi che ha come unica compagnia un simpatico camaleonte
e le visite occasionali della donna che crede essere sua madre. Il sogno di Rapunzel è, comprensibilmente, la libertà e soprattutto
assistere alle luci che ogni anno illuminano la notte del regno proprio in
ricorrenza del suo compleanno. In realtà la sedicente madre della protagonista
è una strega che dal magico potere dei capelli di Rapunzel
trae periodicamente l'eterna giovinezza, un potere che scomparirebbe se
qualcuno li recidesse, per questo dunque è stata rapita ancora in fasce dal
palazzo reale, lei che era l'amatissima principessina, nel cui ricordo ogni
anno i reali genitori con i loro sudditi librano nel cielo innumerevoli
lanterne luminose. Inizia così un improbabile viaggio di formazione tra un
delinquente dal cuore d'oro e una irresistibile
ragazza con una chioma lunga venti metri che sogna di scoprire se stessa. Una
storia che ovviamente si concluderà con il tipico
"e vissero tutti felici e contenti", ovviamente. Un'avventura disneyiana secondo copione:
magica, misteriosa, rocambolesca, sorprendente e piena di buoni sentimenti.
Il cast è irresistibile, anche nei personaggi di
contorno. L'unico punto debole è una colonna sonora coinvolgente ma non troppo
originale. Da vedere.
Rapunzel - L'intreccio della torre (Tangled), regia di Nathan Greno e Byron Howard; animazione; U.S.A.; 2010; C.; dur. 94'
Voto
7½
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