France Cinéma 2007 : retrospettiva dedicata a Louis Malle
France Cinéma 2006 : retrospettiva Philippe Noiret
France Cinéma 2005 : Eric Rohmer, retrospettiva e tavola rotonda
France Cinéma 2005 : bilancio XX esizione
France Cinéma 2005: il palmarès
France Cinéma 2001 : Henry-George Clouzot
France Cinéma : Jean Renoir, retrospettiva
France Cinéma 1999 : la sorpresa La Bûche
Il festival France Cinéma 2005 ha festeggiato
gli 85 anni di Eric Rohmer con una retrospettiva completa dei suoi 24 film.
“I segreti del cuore”, questo ampio
omaggio dedicato a Eric Rohmer curato da Françoise Pieri viene presentato anche in altre otto città
italiane, con la proiezione di ventiquattro film in lingua originale, alcuni
dei quali mai distribuiti in Italia: dal 9 al 29 gennaio
2006 il Museo Nazionale del Cinema ospita al Cinema Massimo (sala 3) di Torino. Ma torniamo alla tavola
rotonda fiorentina, impossibilitato
a venire a Firenze, Eric Rohmer (sta preparando il suo 25esimo film, una favola
pastorale ambientata nella Gallia preromana, tema la fedeltà in amore e la
ricerca dell’assoluto) si è fatto rappresentare da alcune delle sue più
affezionate collaboratrici: le attrici Marie Rivière (Il raggio verde), Florence Darel (Racconto di primavera),
l’assistente e produttrice tuttofare Françoise Etchégaray
Alla tavola rotonda che si è
tenuta a Firenze il 5 novembre 2006 (tra i presenti, i
registi Claude Lelouch, Emmanuel Carrère, Marco Bellocchio, Mario Brenta, e alcuni studiosi dei due paesi cugini) sono emersi
alcuni aspetti meno noti dell’autore della Marchesa von O. Il suo sottile senso
dell’umorismo: autentico commediografo, Eric “è molto felice quando gli
spettatori ridono ai suoi film”, ricordava Françoise Etchégaray. L’estrema
semplicità e modestia: l'artigiano Eric gira con un’équipe ridotta a tre sole
persone, batte personalmente i ciak, e la sera lavora in cucina con le sue
interpreti a preparare la cena; “durante le riprese di La collezionista per ben
due mesi l'equipe si è dovuta accontentare della stessa minestra di verdure! ”
Diffida della moda (“Niente
passa di moda come la moda”) e della politica: “Sono un conservatore, cioè un
moderato, e non ho mai cambiato idea, sono piuttosto la destra e la sinistra ad
essere cambiate”, confessa in una delle interviste inedite raccolte da Aldo
Tassone nel catalogo. “La politica non mi interessa: come cittadino voto, come
artista lavoro; l’artista è un servitore della bellezza, la mia passione è lo
studio del cuore umano.”
Protagonisti dei suoi film,
i giovani, le ragazze in particolare. “Eric ha un modo tutto suo di scegliere
le interpreti femminili”, precisava Florence Darel: “ci convoca nel suo
ufficio, si parla di tutto; ha una curiosità, una disponibilità, una modestia
straordinarie; hai l’impressione che ti legga dentro”. In un'intervista inedita
pubblicata nel catalogo, il malizioso Claude Chabrol commentava: “ Drôle de
libertin, mon ami Eric! Per conoscere la psicologia femminile e il cuore umano,
il buon Eric ha un modo davvero originale, si limita (all'inglese) a ricevere
delle fanciulle nel suo studio, e a far conversazione… bevendo del tè! Beato
lui!” (Forse in Eric, accanto al monaco, c'è un libertino, un libertino
nell'immaginazione, come direbbe Buñuel, suggeriva scherzosamente Aldo Tassone).
Il cinema che fa Rohmer è molto diverso dal mio”
osservava Claude Lelouch, “ma ammiro il modo in cui riesce ad ottenere il
meglio dalle sue interpreti: avete notato come le ragazze che incontrate per
strade assomigliano alle eroine rohmeriane?”.
Si è spesso accusato Rohmer
di abusare della parola; in effetti nei suoi film i personaggi parlano in
continuazione ma non parlano a vanvera come certi personaggi di Godard,
spiegava Claude Chabrol, “parlano perché sono esseri pensanti”; Chabrol ha
ragione. Mario Brenta ha proposto una sua formula assai intrigante: “E' vero
che i personaggi rohmeriani parlano in continuazione, ma alla fine del film si
ha come l'impressione di non aver sentito nulla, in altri termini la parola si
è trasformata totalmente in immagine.”
Il Festival
France Cinéma si è tenuto con il sostegno di:
Ministère des Affaires Etrangères, Centre National de la Cinématographie,
SACD, Fondation Gan pour le Cinéma, Sacem, Unifrance, Air France, Arte, TV5,
Ambassade de France en Italie; Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Citroën Italia, Gan Assicurazioni Italia, Ente Cassa di Risparmio di Firenze,
Findomestic, Euroform, Regione Toscana, Comune di Firenze, Provincia di
Firenze, Istituto Francese di Firenze.
Voto
8