River to River Florence Indian Film Festival 2024
Laapataa Ladies, India, 2024
Omaggio a Raj Kapoor
E’ un omaggio da non perdere quello che il River to River 2024, in occasione dell’ormai prossimo centenario della nascita, dedica a Raj Kapoor, considerato un po’ il Charlie Chaplin del cinema indiano, per i suoi iconici ruoli di vagabondo allegro e onesto, nonostante le avversità. All’attore, regista, produttore, montatore nato il 14 dicembre 1924 a Peshawar e scomparso il 2 giugno 1988, a 63 anni, a Nuova Delhi, il festival fiorentino diretto da Selvaggia Velo dedica due proiezioni l’8 dicembre. Quella del documentario “Raj Kapoor’s Loni Tunes”, nel quale il regista Nadir Ahmed approfondisce la vita di Kapoor e del suo secondo studio a Loni, un sobborgo di Pune, catturando l'essenza della sua eredità attraverso gli occhi del suo team di lavoro (8/12 alle 16). Lo stesso giorno, ma alle 17 verrà proposto anche il suo film capolavoro: Awaara (Il vagabondo, del 1951), presentato a Cannes nel 1953 e che fu dichiarato dalla rivista Time una delle migliori performance di ogni tempo nel cinema mondiale. Nel corso della carriera Kapoor è stato insignito di tre National Film Awards, di undici Filmfare Awards e del Dadasaheb Phalke Award, il più alto riconoscimento per il cinema conferito direttamente dal governo indiano.
Ma, torniamo al River to River Florence Indian Film Festival, che dal 5 al 10 dicembre 2024, racconta al cinema La Compagnia di Firenze, con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India e sotto l'egida di Fondazione Sistema Toscana nell’ambito del programma 50 Giorni di Cinema a Firenze, il volto dell’India contemporanea, tra prime italiane ed europee, pellicole sperimentali e successi che hanno sbancato al botteghino. Anche quest’anno saranno oltre 20 le opere in programma tra lungometraggi, corti, documentari e progetti speciali. Tra i titoli di punta la pellicola selezionata per rappresentare l’India nella corsa agli Oscar: Laapataa Ladies, che il 6 dicembre alle 20,30 sarà presentata per la prima volta in sala in Italia dalla regista Kiran Rao. Il film, che vede applaudita protagonista la stella Nitanshi Goel, è una satira tagliente che affronta con ironia una delle questioni più scottanti e attuali dell’India di oggi: la cultura patriarcale, ma anche il lato oscuro dei matrimoni combinati, la persistente tradizione delle nozze forzate e la violenza che spesso dilaga tra le mura domestiche.
“Per molti versi sono abbastanza estranea al tipo di mondo che rappresento nel film – ha dichiarato all’Hindustan Times Kiran Rao – ma sono circondata da donne che hanno dovuto lottare per ottenere ciò che volevano, che si tratti della mia famiglia, delle donne con cui lavoro, delle persone che ho incontrato anche nell'industria cinematografica”.
Info: www.rivertoriver.it
Voto
8