Visioni D’Oriente 1, special Scanner
Visioni D’Oriente 2, special Scanner
Il cinema orientale ci invade da
tempo, con il suo immaginario ellittico ma pronto a cogliere i mutamenti del
nostro presente, con innata sensibilità. Un mercato in crescita che è diventato
modello da impiantare nel tessuto di genere occidentale, con gli innumerevoli
remake, soprattutto riguardanti il J-horror.
Un panorama variegato di titoli e autori, che oggi approda anche sugli scaffali
delle proposte home video, con ghiotte sorprese e
inediti da non lasciarsi sfuggire di mano.
Per iniziare bisogna segnalare Rashomon del grande Akira Kurosawa, presentato in una edizione
completamente restaurata e rimasterizzata che restituisce una bellezza
cromatica alle immagini da togliere il fiato.
A causa di un temporale, sotto il portico del tempio di Rasho a Kyoto, nel
XV secolo, un monaco, un boscaiolo e un viandante riferiscono di quattro
diverse versioni di un brutale fatto di sangue: un samurai viene trovato ucciso
nel bosco e del suo omicidio si auto denunciano la moglie e un brigante,
ritenuto il colpevole all’inizio. Con un meccanismo narrativo che spinge lo
spettatore ad entrare in questo gioco mentale, dove la verità è presente in
maniera relativa, e le sfumature fanno da contorno alle interpretazioni dei
personaggi: soggettive sfuggenti da un giudizio complementare. Leone d’oro al Festival del cinema di Venezia
del 1951, consentendo di scoprire agli occhi occidentali un cinema del tutto
nuovo e innovativo, come quello orientale.
Impagabili i contenuti extra, inevitabile valore aggiunto
del supporto, con: Quando le immagini mentono, intervista a
Ugo Volli, Docente di Semiotica e Filosofia del Linguaggio, Introduzione
storica al film e alla poetica di Kurosawa,
intervista a Maria Roberta Novielli - Università Ca' Foscari di Venezia, trailer
originali sottotitolati, vecchi titoli di testa italiani, lista completa delle
musiche utilizzate, breve raffronto tra il film e i racconti Nel bosco e Rashomon di Ryunosuke Akutagawa
(contributo testuale) e per finire schede filmografiche.
Formato video in 4/3, non penalizzante per la visione; mentre l’audio gode di due tracce: italiano in Dolby
Digital dualmono, o quella giapponese con sottotitoli presenti, consigliata vivamente. Altra perla è il capolavoro
noir di Johnnie To, Election, dove la
triade di Hong Kong è lo sfondo di questa storia, in cui come sempre ogni due
anni, i membri anziani dell’antica società Wo Shing Society eleggono il nuovo
capo. Questa volta tra i due candidati, Lok
rispettato dagli anziani e il giovane Big D, si
scatena una rivalità mai vista, che non si fermerà davanti a tradizioni
centenarie, usando violenza e corruzione pur di recuperare lo Scettro della
Testa del Drago, simbolo del comando assoluto. Opera di
spietata lucidezza, intessuta da una geometria dinamica abilmente orchestrata
da To, oramai autore superlativo di questo genere. Video stupefacente
nei suoi 2.35:1, offrendo massima diffusione del
quadro per una visione eccellente. Audio nella doppia
traccia, italiano e originale in un Dolby Digital 5.1 impeccabile. Contenuti extra godibili
con il trailer,
making of e la galleria fotografica.
Altra pellicola da non farsi sfuggire è Memories of murder di Bong Joon-ho, talento coreano in ascesa, che in questo caso
ci riporta negli anni ’80 in Corea del sud, in cui viene
trovato il corpo di una giovane donna assassinata nei pressi di Hwaseong, un quartiere in sviluppo della periferia di Seoul. I due detective chiamati a
investigare sul caso, hanno modi differenti nell’operare: Park si affida al suo
istinto, mentre Seo si basa sulle moderne tecniche di
indagine scientifica. Mentre le vittime del killer si
moltiplicano, la coppia di detective ha come unico filo conduttore degli
omicidi, una misteriosa canzone. Thriller calibrato su una sceneggiatura ineccepibile, stratificata e pronta a cogliere ogni
passaggio essenziale del film in maniera coinvolgente, grazie ad un efficace
controllo di regia, da parte di un regista dalle enormi capacità espressive,
come si può vedere anche nel suo successivo film, il magniloquente The Host. DVD presente in un formato da 1.85:1
ben definito ed equilibrato. Audio nella doppia traccia,
italiano e coreano in Dolby Digital
5.1. Extra comprendenti il trailer originale, making
of e l’intervista al regista.
Tra i titoli importanti, provenienti dalla rassegna della
Storia segreta del cinema giapponese andata in scena nella 62 edizione della
Mostra del cinema di Venezia, c’è Lotta senza
codice d’onore di Kinji Fukasaku.
Nella Hiroshima dell’immediato dopoguerra, l’ex
soldato Shozo si unisce a una banda yakuza nel pieno di una guerra di potere tra clan, ma viene
tradito e finisce in prigione. Dopo aver riguadagnato la libertà, una rabbia
violenta lo portano a scagliarsi contro la stessa società di yakuza in cui non riconosce più alcun codice d’onore. Emblematico film pieno di umana disperazione, incastonato
nella visione plumbea di un Fukasaku vibrante. Altro
tassello importante di questa collezione, è La
giocatrice della peonia scarlatta: una partita di Hanafuda
del maestro Kato Tai. Oryu è una giocatrice d’azzardo professionista tatuata con
il disegno di una peonia scarlatta. In visita a Sugiyama,
un boss della yakuza, apprende della sua guerra
contro il clan di Kinbara. Coinvolta suo malgrado in questa faida tra bande, cercherà di aiutare una
coppia di giovani a coronare il loro amore. Esemplare stile
di messa in scena, dove il senso dello sguardo s’impregna dell’aureo
romanticismo, in un mondo nero pece, nella prassi realizzativi di Tai. Dal
punto di vista tecnico, possiamo dire che questi due
film della Storia segreta del cinema giapponese, hanno un supporto video
visualizzato in 16/9 di buona resa visiva, senza slabbrature vistose nella
compressione. Audio originale con sottotitoli in italiano in Dolby Digital 2.0 Stereo. Extra
contenenti, trailer originale e i rispettive interviste
approfondite ad esperti sui due registi.
I DVD targati Dolmen home video
sono acquistabili direttamente sul sito: www.emik.it
Voto
8