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  25/04/2024 - 23:12

 

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Un autunno zeppo di belle sorprese e riscoperte
Da Kore-eda a Dino Risi, da Ziad Doueiri a Joseph Cedar

 




                     di Matteo Merli


Tanti   film interessanti per questo inverno.  Una delle opere più interessanti è L’incredibile vita di Norman. L'ebreo Norman Oppenheimer è un uomo solitario che fa amicizia con un politico in un momento complicato della sua vita. Tre anni dopo, il politico diventa il leader politico più influente del mondo, trasformando radicalmente la vita di Norman sia in positivo sia in negativo. Grande film di Joseph Cedar, capace di raccontare il nostro oggi con un tocco agre e profondo. DVD di ottima fattura. 120 battiti al minuto è un film indispensabile. Nei primi anni novanta, mentre l'AIDS miete vittime da quasi dieci anni, gli attivisti di Act Up-Paris moltiplicano le azioni contro l'indifferenza generale. Un gruppo di attivisti irrompe in una conferenza sull'AIDS, lancia sangue finto sui partecipanti e ammanetta il relatore. Il giorno dopo, durante la riunione del gruppo, il nuovo membro Nathan, uno dei pochi che ha evitato il contagio, viene colpito dalla vitalità di Sean, un ragazzo che sta impegnando le sue ultime energie per le battaglie dell'associazione. Tra i due si instaurerà una relazione sempre più appassionata, nonostante i caratteri e le esperienze differenti. Godfrey Reggio famoso per la trilogia Qatsi di Koyaanisqatsi, Powaqqatsi e Naqoyqatsi, nomi presi dalla lingua Hopi ha creato con Visitors un altro squisito poema visivo, in coppia con Philip Glass e Jon Kane. Opera ipnotica sul rapporto umanità e tecnologia, che lascia molti interrogativi sul nostro oggi digitale.  Documentario imperdibile è sicuramente Un altro me di Claudio Casazza. Un anno nel carcere di Bollate con un gruppo di ‘sex offenders’ e con gli psicologi dell'Unità di Trattamento intensificato del CIPM, primo esperimento in Italia di prevenzione della recidiva per reati sessuali. Un altro me avvicina i carcerati con discrezione, conoscendoli poco a poco e mantenendo una sensibile distanza dal loro mondo disturbato, distanza che trova espressione visiva nel permanente ‘fuori fuoco’ che li avvolge e che finisce per diventare un velo protettivo sia per loro che per lo spettatore. Lo sguardo va però a fondo e si inoltra all’interno di colloqui di gruppo, laboratori creativi e testimonianze singole, fino alle riunioni a porte chiuse degli psicologi: si scoprono le premesse profonde che hanno mosso le azioni di questi uomini, la narrazione interna che li ha sostenuti e giustificati, gli alibi culturali che hanno permesso loro di esercitare la violenza. L’insulto di Ziad Doueiri ci catapulta in Medio Oriente. Un litigio nato da un banale incidente porta in tribunale Toni e Yasser. La semplice questione privata tra i due si trasforma in un conflitto di proporzioni incredibili, diventando a poco a poco un caso nazionale, un regolamento di conti tra culture e religioni diverse con colpi di scena inaspettati. Toni, infatti, è un libanese cristiano e Yasser un palestinese. Al processo, oltre agli avvocati e ai familiari, si schierano due fazioni opposte di un paese che riscopre in quell'occasione ferite mai curate e rivelazioni scioccanti, facendo riaffiorare così un passato che è sempre presente. Una donna fantastica di Sebastian Lelio, vede protagonista la giovane Marina (Daniela Vega), cameriera e aspirante cantante che ha una relazione con Orlando (Francisco Reyes), più grande di lei di 20 anni. Dopo i festeggiamenti per il compleanno della ragazza, Orlando è colto da un malore e portato d'urgenza in ospedale. Al pronto soccorso l'uomo muore davanti allo sguardo impotente della compagna, che poco dopo si ritrova bersaglio delle indagini e dei subdoli sospetti dei familiari di Orlando. Ad alimentare il clima di diffidenza e pregiudizio nei confronti di Marina è la sua identità sessuale: la transessualità della donna è considerata infatti una perversione da parte della famiglia del defunto, la quale preferisce incanalare il dolore per la perdita in un'ostinata. Marina lotterà per il diritto di essere se stessa, una donna fantastica frutto di una lunga e dolorosa ricerca durata tutta la vita. Una pellicola che mette al centro le emozioni umane, oltre le distinzioni di sesso. Classico intramontabile è il Sorpasso di Dino Risi.  Bruno, un presuntuoso giovanotto motorizzato, incontra casualmente un giovane universitario, timido e inibito, e lo trascina con sé durante un lungo ferragosto. L'aggressività, il volgare e dirompente saper vivere di Bruno respingono ed insieme affascinano lo studente. Bruno vive di espedienti, è separato dalla moglie, sua figlia è una ragazza che si appresta a sposare un anziano industriale. Vicende e incontri vanno e vengono, legati dal lungo filo della mania automobilistica di Bruno. Nuova versione restaurata ottimamente e con un interessante reparto extra. Palma d’oro 2017, The Square è una pellicola altalenante ma con alcuni spunti interessanti.
Protagonista del film è Christian, curatore di un importante museo di arte contemporanea di Stoccolma, nonché padre amorevole di due bambine. Nel museo c'è grande fermento per il debutto di un'installazione chiamata The Square, che invita all'altruismo e alla condivisione, ma quando gli viene rubato il cellulare per strada, Christian reagisce in modo scomposto, innescando una serie di eventi che precipitano la sua vita rispettabile nel caos più completo. Buon supporto video, con contenuti speciali, quali: interviste e making of. La ragazza di Trieste è un opera da recuperare.
Dino, disegnatore di fumetti, incontra sulla spiaggia Nicole, che è stata appena salvata dai bagnini mentre stava per affogare. Tra i due nasce un rapporto violento ed ambiguo, reso difficile dall'alone di mistero di cui la ragazza si circonda, e che Dino cerca inutilmente di penetrare. Nicole, pur essendo innamorata di Dino, ogni tanto sparisce, poi riappare all'improvviso, assume atteggiamenti provocanti, adducendo ogni volta giustificazioni e spiegazioni improbabili che puntualmente si rivelano bugie. Alla fine, per caso, Dino scopre la verità: Nicole è ricoverata in un ospedale psichiatrico, dal quale può uscire solo rare volte. Ritratto di famiglia con tempesta è un film ineccepibile a firma del Maestro Kore-eda.
Ryota   è  promessa (non mantenuta) della letteratura, giocatore d’azzardo, investigatore privato per tenersi a galla, ex marito di un’ex moglie che ha esaurito le ingentissime scorte di fiducia, padre maldestro di un bambino che conosce poco, figlio fragile di un'anziana madre amorevolmente rassegnata. Basterà una lunga notte di tempesta, con i quattro personaggi obbligati a condividere gli stessi metri quadrati fino all’alba, per attutire gli spigoli del presente e, soprattutto, del futuro? Dramma umano coinvolgente e toccante proposto in una edizione ineccepibile e con extra curiosi.

Voto 8 

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