Tempesta di ghiaccio
La tigre e il dragone
I segreti di Brokeback Mountain
Lussuria - Seduzione e tradimento

Non sono molti i registi capaci di aggiudicarsi un Leone d’Oro (e tre Oscar) dirigendo una storia d’amore oggettivamente difficile come quella dei cowboys omosessuali de I segreti di Brokeback Mountain e poi in grado di vincere nuovamente il premio più prestigioso della Mostra del Cinema di Venezia con un film complesso (ed a tratti pesante) come Lussuria, ma Ang Lee, classe 1954, c’è riuscito. La sua ultima fatica dietro la macchina da presa è un elegante thriller erotico di spionaggio tratto dall’omonimo racconto della scrittrice cinese Eileen Chang, una classica storia turbinosa e piena di dettagli come il regista di Tempesta di ghiaccio e Ragione e sentimento predilige. La protagonista è Wong, una giovane studentessa che, nella Shanghai del 1941, durante l’occupazione giapponese, entra in una compagnia teatrale che, grazie alla copertura artistica, tenta di organizzare una resistenza clandestina che ha come bersaglio i collaborazionisti. Il talento ed il patriottismo di Wong la inducono ad accettare una rischiosa missione: diventare amica della moglie di Mr. Yee, scaltro e pericoloso collaborazionista, intrecciare con lui una relazione adulterina, carpirgli il maggior numero di informazioni ed infine eliminarlo. L’incarico si rivelerà lungo, arduo e complesso, facendo vacillare la stessa identità della giovane attrice e spia, che accetterà di sottoporsi alle richieste erotiche del proprio bersaglio, spesso ai limiti del sado-maso. La storia, confezionata con ragguardevole perfezione stilistica, è l’ennesima esplorazione di Ang Lee negli abissi dei sentimenti umani, in un mondo in cui passione e paura camminano su una linea sottile e si confondono in un gioco ai limiti del sadismo, intriso di morte. Una ricostruzione storica realizzata in modo impeccabile, nonostante Ang Lee si permetta di infliggere al gentil pubblico anche alcune sequenze non indispensabili dal punto di vista narrativo che rischiano di risultare indigeste ai più. Ma nel complesso si tratta di una pellicola assolutamente da non perdere.

Voto 8