"In una terra lontana, in un'epoca di eroi, la storia di una spada è diventata una leggenda...". Un racconto di arti marziali, onore da difendere, memoria da vendicare e una storia d'amore epica. Crouching Tiger, Hidden Dragon del taiwanese Ang Lee, già vincitore di due Golden Globe (miglior film e miglior regia) si prepara a sbancare ai Bafta Awards (prestigiosi premi del cinema britannico) per i quali ha ricevuto ben 14 nomination.

In questo suo nuovo film Ang Lee ci porta nella remota Cina del diciassettesimo secolo, ma gli effetti speciali e la costruzione di scene spettacolari (affidate da Lee al coreografo Yuen-Wo-Ping, già artefice delle scene di Matrix) fanno di questa pellicola un evento appetibile anche a chi non si diletta del cosiddetto genere Wuxapian. Il genere, molto popolare in Cina, ha generalmente come protagonisti figure maschili, mentre i ruoli femminili sono di poco rilievo. Con fantasia e voglia di stupire, Ang Lee ha cambiato i giochi animando il film di due protagoniste, una tigre e un drago: Yu Shu Lien (Michelle Yeoh, già in produzioni hollywoodiane come 007 - Il mondo non basta) e la giovane Jen (Yen Zhang Ziyi).

Cuore e pretesto della narrazione è il furto di una spada che Li Mu bai (Chow Yun Fat visto in Anna and the king al fianco di Jodie Foster), il più grande maestro di arti marziali del suo tempo, ha donato a un saggio nobile. Ma il film contiene in sé più storie: una storia di inganni e combattimenti, e due storie d'amore, tanto delicata l'una quanto passionale l'altra. Il regista sembra aver voluto unire la tradizione del film orientale ai più spettacolari effetti speciali del cinema hollywoodiano con personaggi che volano sopra i tetti (più Matrix che Mary Poppins!) e combattono danzando sulla punta dei rami di alberi di bambù.

La tigre e il dragone mostra la versalità e il talento di un regista che passa abilmente dai generi più disparati di pellicole: da film di marca asiatica come Mangiare bere uomo donna, a produzioni in costume come Ragione e sentimento, fino alla commistione di Occidente e Oriente con quest'ultimo lavoro.

Un film da vedere per chi ama la lentezza della meditazione e la dinamicità dei combattimenti e degli effetti speciali. Una pellicola che sposa, con maestria e voglia di giocare, diciassettesimo e ventunesimo secolo.