partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


Special DVD 2020
Le proposte di Scanner
Special DVD 2020
Le proposte di Scanner
Special DVD 2019
Le proposte di Scanner
Second special DVD 2018
Le proposte di Scanner
Special DVD 2018
Le proposte di Scanner
Special DVD 2017
Le proposte di Scanner
Special DVD
Le proposte di Scanner
Special DVD
Le proposte di Scanner
Special DVD
Le proposte di Scanner
Special DVD
Le proposte di Scanner

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  09/05/2024 - 00:59

 

  home>cinema > dvd

Scanner - cinema
 


Il Killer di satana
Regia: Michael Reeves
Cast: Boris Karloff, Catherine Lacey, Ian Ogilvy, Elizabeth Ercy, Susan George. Gran Bretagna, 1967, col, 87’
Distribuzione: Millennium Storm-Gargoyle Video

 




                     di Matteo Merli


Michael Reeves è stato una delle figure atipiche della cinematografia britannica, affermatosi con un opera dall’incidere gotico, come Il grande inquisitore, perseguendo su una linea anche precedente rivolta a risvegliare i sentimenti sopiti di una rivalsa egoistica, presente nell’essere umano e pronto ad ogni cosa per ottenere il sospirato sogno di un emozione duratura, codificata in una idea di genere in linea con il principio della Hammer, casa di produzione dell’epoca, conosciuta per i suoi horror. Killer di satana parte da una coppia di vecchi, che sperimentano la loro macchina di controllo sul cervello umano su un giovane di passaggio, ottengono la capacità di impadronirsi della sua volontà. I due anziani sono tentati nel riprovare attraverso di lui le sensazioni della giovinezza perduta, trattenendosi nel continuare l’esperimento.

All’improvviso la moglie dello scienziato, in preda ad un delirio di onnipotenza si spinge oltre e si impossessa della mente del giovane, per spingersi sempre di più verso la violenza e l’omicidio. Sacrificato da un budget esiguo, il lavoro di Reeves non perisce, anzi la forza del soggetto ha la forza di mettere in gioco il processo della visione nel tramite mediato dello spettatore, ricavato sulla dualità giovinezza/vecchiaia, come sintomo concepito nel risveglio dei costumi che si assaporava negli anni sessanta. DVD scarno in una compressione video che non si è avvalsa di una pulizia del master originale e proposta nel 4/3 classico, con la componente audio presente in inglese e italiano nel misero 2.0 con sottotitoli. Deludente infine la parte extra con il semplice accesso diretto alle scene.

Voto 7 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner