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  26/04/2024 - 12:04

 

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L’Esorcista
The Exorcist
Regia di William Friedkin
Cast: Ellen Burstyn, Max von Sydow, Lee J. Cobb, Kitty Winn, Jack MacGowran, Jason Miller, Linda Blair; horror; Usa; 2000; C

 




                     di Paolo Boschi


L'esorcista
Regole d'onore
Hunted - La preda


Che senso ha il ritorno nelle sale di un film come L’esorcista a 27 anni di distanza dalla sua uscita? E’ la prima domanda che si materializza spontaneamente nell’immaginario dello spettatore potenziale, al di là del fatto che trattasi del director’s cut, ovvero dell’ultima versione di William Friedkin, ampliata con 11 minuti delle scene tagliate nel montaggio del 1973, ripulita digitalmente e con il sonoro rimasterizzato. Ma sono solo le scarne note aggiuntive dalla prima versione all’attuale: in più c’è da rilevare che le caratteristiche che hanno reso questo film il capostipite di gran parte della filmografia horror successiva (come l’uso innovativo degli effetti speciali e sonori) funzionano ancora oggi e che il film di Friedkin non ha perso niente sotto il profilo evocativo, continua a far paura, insomma – il che costituisce un ottimo motivo per la visione al cinema –. L’esorcista, spesso sottovalutato per l’esplicita truculenza narrativa, era comunque per la prima volta riuscito ad infrangere l’invalso pregiudizio critico sussistente nei confronti del genere orrorifico: il motivo principale è che il film di Friedkin miscela in modo intrigante ed in progressivo crescendo di suspense i quattro personaggi che entreranno in contatto al clou dichiarato del film, il momento dell’esorcismo, appunto: un vecchio sacerdote (l’esorcista) in trasferta mediorientale; Chris McNeill, attrice divorziata che vive in una casa tranquilla in un quartiere tranquillo di Georgetown; sua figlia Regan, una dodicenne americana sana ed allegra, apparentemente normale; infine un giovane prete-psicologo tormentato per la sua impotenza davanti alla progressiva degenerazione dell’anziana madre. L’entità maligna eletta a fulcro spettacolare del film s’intromette nel locus amoenus familiare quasi in punta di piedi, senza colpo ferire: la seconda versione è più efficace della precedente grazie all’inserto di brevi ma puntuali inserti subliminali che sottolineano la graduale presa di campo del demonio nella camera della piccola Regan. La madre, che non è neppure credente, inizialmente cerca di codificare per via scientifica gli incomprensibili malesseri ed i persistenti cambiamenti d’umore della figlia: quando i luminari della medicina si arrendono, spunta fuori, così, quasi per caso, la possibilità solo sussurrata di un esorcismo. Il punto di contatto ideale tra la madre chiesa e la madre in piena crisi esistenziale è per l’appunto il giovane prete di cui sopra, in pesante crisi (spirituale) pure lui: con l’arrivo dell’esperto sacerdote tutto è pronto per l’esorcismo più noto della storia del cinema. Ma è per arrivarci che Friedkin spiazza di continuo lo spettatore, dilatando l’attesa ad libitum e sorprendendo con le sconvolgenti metamorfosi della bambina-vittima, ormai divenute scene da antologia: le torsioni della testa a 360 gradi, i celebri conati verdi e levitazioni in serie. Molte delle sequenze aggiunte riguardano le incursioni subliminali del demonio, che meglio definiscono la dimensione spirituale e simbolica del film: nel director’s cut è inoltre rientrata anche la famigerata scena in cui la protagonista posseduta infierisce sul proprio sesso con un crocifisso. Ma il dato su cui riflettere è che gli anni non hanno minimamente intaccato la prerogativa principale del film di Friedkin, che continua ad essere una formidabile macchina terrorifica. L’esorcista, tratto dal romanzo di William Peter Blatty, ottenne a suo tempo dieci candidature al premio Oscar, da cui si materializzarono le statuette per la miglior sceneggiatura (a Blatty) e per il miglior sonoro. Da brivido anche la colonna sonora, comprendente Tubular Bells di Mike Oldfield. Il film di Friedkin fu seguito da due trascurabili sequels: L’esorcista II – L’eretico di John Boorman e L’esorcista III di William Peter Blatty.

L’Esorcista - The Exorcist, regia di William Friedkin, con Ellen Burstyn, Max von Sydow, Lee J. Cobb, Kitty Winn, Jack MacGowran, Jason Miller, Linda Blair; horror; Usa; 2000; C.; dur. 2h e 11’

Voto 8 

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