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  29/03/2024 - 00:25

 

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Da Zampaglione a Lindo Ferretti, da Damiani a Pablo Larrain: tante piccole sorprese
Inizio 2014

 




                     di Matteo Merli


Tra le diverse uscite in Blu-ray, si può trovare Tulpa perdizioni mortali di Zampaglione. Lisa è una donna d'affari molto capace la cui vita ruota attorno al lavoro e alla carriera. Di notte, però, è un'assidua frequentatrice di un club dal nome Tulpa, un luogo esclusivo dove i clienti danno libero sfogo alle loro fantasie erotiche. Lisa riesce a tenere separati questi due aspetti della propria vita, finché le persone che incontra abitualmente al club iniziano improvvisamente a morire. Thriller che omaggia a piene mani il cinema bis italiano, ma la regia di Federico Zampaglione è piatta e il copione ha ampie falle. Supporto video realizzato al meglio, con un reparto extra discreto, tra making of, trailer e galleria fotografica. Da non perdere invece è Cani arrabbiati di Mario Bava, che esce in una discreta edizione Blu-ray, e presenta anche l’inizio e il finale alternativo.
Tre balordi rapinano le paghe settimanali di un'industria farmaceutica: per fuggire salgono, con una donna in ostaggio, a bordo di un'auto guidata da un uomo che sta portando il figlioletto in fin di vita all'ospedale. Presto la tensione sale, con conseguenze inaspettate.
Invece nelle uscite DVD, interessante è il documentario Fedele alla linea, sulla figura di Giovanni Lindo Ferretti, leader dei CCCP e poi dei CSI, band di punk filo-sovietico, come amavano definirsi, vive adesso immerso nella campagna emiliana, dove alleva cavalli e si dedica a studi e letture religiose. Il suo percorso come cantante e come uomo ha attraversato fasi opposte, approdando ad una pacificazione totale nel recupero delle tradizioni familiari e religiose che disorienta i fan che lo hanno seguito nei tempi in cui il suo credo era la lotta anticonformista contro tutto e tutti. Da non perdere i contenuti extra. La moglie più bella di Damiano Damiani, racconta di Francesca Cimarosa, ragazza di soli quindici anni che vive in Sicilia insieme alla sua famiglia di origini contadine. Il mafioso in ascesa Vito Juvara mostra con insistenza delle attenzioni nei suoi confronti, e chiede alla famiglia di poter sposare la ragazza. Francesca ben presto conoscerà da vicino l’aspetto sanguinario di Vito. Damiani indaga con notevole capacità il sistema omertoso della mafia nei suoi meccanismi privati, e lancia alla ribalta una giovanissima Ornella Muti. Altro film da non perdere è Nel nome della legge di Marco Bellocchio. In un collegio cattolico, un giovane, ispirato dalla teoria del dominio di un capo carismatico e convinto del fallimento del cristianesimo, mette in pratica le proprie idee aizzando la rivolta prima degli inservienti e poi dei collegiali.
Nel nome del padre è l'opera che più di ogni altra è riuscita a portare quello spirito ribelle e acerbo al suo apice visionario e, contemporaneamente, a dimostrato l’impossibilità di tramutarsi in azione politica concreta. Da non perdere.
Una delle migliore opere dell’anno scorso è sicuramente No, i giorni dell’arcobaleno di Pablo Larrain. Quando Augusto Pinochet è dittatore del Cile, di fronte a pressioni internazionali, chiede un referendum sulla sua presidenza nel 1988. I leader dell'opposizione convincono un dirigente pubblicitario giovane e affermato, René Saavedra, a guidare la loro campagna. Con poche risorse e un controllo costante da parte del despota, Saavedra e il suo team elaborano un piano audace per vincere le elezioni e liberare il loro paese dall'oppressione. Uno spot diventa veicolo di speranza e  di vita e con la forza di queste immagini, si contrappone ad un regime morente, per poter incalzare un cambiamento che diventa pian piano realtà.

Voto 8 + 

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