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  28/03/2024 - 15:52

 

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Dancer in the dark
Regia di Lars Von Trier
Cast: Björk, Catherine Deneuve, David Morse, Peter Stormare, Joel Grey; drammatico; Dan./Fran./Sve.; 2000; C

 




                     di Luca Rotella


Le onde del destino
Idioti
Dancer in the dark
Dogville


L'ultimo film del controverso regista Lars Von Trier, "Dancer in the dark", è stato premiato all'ultimo Festival di Cannes con una doppia Palma d'oro: miglior film e migliore attrice, Björk.

Era inevitabile che i due artisti s'incontrassero e unissero i propri mondi: cinema e musica. Entrambi hanno rivoluzionato il linguaggio artistico loro proprio, rifiutando sistematicamente le mode più in voga e commerciali, finendo, quasi paradossalmente, per dettare legge in fatto di sperimentazione e tendenze. Il regista danese de "Le onde del Destino", altra Palma D'oro, si concede una pausa dalle rigide regole del "Dogma", manifesto cinematografico al quale, i registi che vogliono uniformarsi, devono rinunciare. Come, d'altra parte, devono lasciar perdere gli artifici della tecnica cinematografica: via le luci artificiali (sono ammesse solo quelle reali degli ambienti sia interni che esterni) e via la colonna sonora (impressa poi, in fase di montaggio).

"Dancer in the dark" è un melò in piena regola, arricchito con alcuni momenti, ispirati alla più classica tradizione hollywoodiana. Selma, un'umile operaia emigrata negli Stati Uniti dalla Cecoslovacchia, si ritrova in preda ad una malattia ereditaria che di lì a poco la farà diventare cieca. Per evitare che al figlio tocchi la stessa sorte, per anni mette da parte, in segreto, la somma di denaro necessaria per una delicata operazione chirurgica.

Condivide il segreto con Bill (David Morse), il poliziotto suo vicino di casa che, dietro affitto mensile, le concede di far poggiare la roulotte sul suo terreno. Apparentemente felice, l'uomo è in realtà, inghiottito dal Sogno Americano; la moglie, Jean (Cara Seymour) è ossessionata dalla vita borghese e dal boom economico degli anni'50.

Così, Bill, disperato, decide di rubare i soldi di Selma.

Da qui si sviluppa un intreccio drammaturgico dal respiro Shakesperiano dove le canzoni di Björk hanno la stessa potenza espressiva della struggente ballata di Ofelia nell'Amleto.

A differenza della tradizione dei musical americani (la vera passione di Selma), i pezzi non si pongono come anello narrativo ma diventano il flusso di coscienza di personaggi, situazioni e drammi.

Una messinscena perfetta che può contare su straordinari interpreti, da un'inedita Catherine Denueve nei panni proletari di Kathy sino a Vladica Kostic.

Su tutti, si eleva lo sguardo ipnotico, tenero ed inquietante di Björk. La cantante islandese (che ha curato l'intera colonna sonora), dà vita ad una figura femminile a metà tra la Cecilia de "La Rosa Purpurea del Cairo" di Woody Allen, con la quale condivide lo stesso abbandono per il grande schermo, e la Bess (simile in quanto a fragilità mentale), interpretata da Emily Watson, ne "Le Onde Del Destino".

La performance, dell'ex leader dei "Sugarcubes" è indimenticabile e poco importa se la leggenda vuole che sul set ci siano stati litigi talmente violenti da compromettere lo stesso film. L'Istituto Luce lo distribuirà, dal prossimo ottobre e, anche se c'è da registrare la perplessità degli esercenti alla fine della proiezione di presentazione, non bisogna escludere che la pellicola possa divenire una sorpresa al box-office.

L'olimpo d'elitè, quello dei capolavori della settima arte, lo ha già accolto con grande entusiasmo.

Dancer in the dark, regia di Lars Von Trier, con Björk, Catherine Deneuve, David Morse, Peter Stormare, Joel Grey; drammatico; Dan./Fran./Sve.; 2000; C

Voto 8 

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