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  29/04/2024 - 09:27

 

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Benvenuti al Sud
Regia di Luca Miniero
Cast: Claudio Bisio, Alessandro Siani, Valentina Lodovini, Angela Finocchiaro, Luisa Ranieri, Naike Rivelli, Nando Paone, Giacomo Rizzo; commedia; Italia; 2010; C.
La forza del remake...

 




                     di Paolo Boschi


Benvenuti al Sud
Benvenuti al Nord


Per la sua stessa natura il remake non è mai basato su un’idea originale, tanto che spesso si rivela una stantia ripetizione di una pellicola di successo ma priva di quell’energia che ha attirato il pubblico in sala. Qualche volta è però dato di assistere alla classica eccezione che conferma la regola e Benvenuti al Sud per fortuna appartiene a questa categoria. La sfida in questione era davvero ardua, trattandosi di adattare al contesto italiano la situazione al centro di Giù al Nord, una commedia scritta, interpretata e diretta nel 2008 da Dany Boon (presente pure nel remake con un gustoso cammeo), divenuta a sorpresa la pellicola francese più vista nella storia del cinema d’Oltralpe. La commedia di Luca Miniero, già autore di Incantesimo napoletano, funziona a meraviglia fin dalle prime sequenze giocando con brio sui classici stereotipi del Sud visto da Nord, cattura subito lo spettatore con la sua contagiosa allegria, lo fa affezionare ai personaggi fin dalle loro prime apparizioni e lo porta d’impulso fino ai titoli di coda una risata dietro l’altra. Ma veniamo alla storia, cominciando dal taglio del titolo, geograficamente al contrario rispetto alla fonte transalpina proprio perché la storia è adattata al contesto italiano: ne è protagonista Alberto, responsabile dell’ufficio postale di una nebbiosa cittadina della Brianza ma fortemente stressato dalla moglie Silvia per ottenere il sospiratissimo trasferimento a Milano, per cui Alberto sarebbe disposto proprio a tutto, perfino a fingersi invalido. Purtroppo per lui il trucco viene scoperto, così, per non perdere il lavoro, Alberto per punizione è costretto a trasferirsi nel luogo più inospitale che la sua mente possa concepire, in un paesino della Campania, Castellabate. Il protagonista parte da solo alla volta del suo nuovo ufficio postale, dove dovrà restare per due lunghi anni, letteralmente carico dei classici pregiudizi sul Sud diffusi dalle sue parti: i meridionali sfaticati, la Camorra, i rifiuti lasciati per le strade e così via. Scopre al contrario un mondo che non si aspettava, capace di sorprenderlo con le sue attrattive, popolato da gente ospitale, colleghi affettuosi e disinteressati, addirittura un nuovo grande amico come il postino Mattia, che il buon Alberto tenterà di aiutare a riconquistare la sua bella e perduta Maria. Il vero problema è semmai come spiegare tutto questo alla moglie Silvia, visto che da quando si è trasferito anche il loro rapporto curiosamente è rifiorito. Una commedia che sa divertire puntando l’accento sui luoghi comuni tristemente diffusi riguardo a vizi, difetti e malaffare del Meridione. Benvenuti al Sud si fa vedere anche per gli intriganti guizzi linguistici di raccordo tra italiano e dialetto. Nel cast spicca un Claudio Bisio semplicemente perfetto nella parte che fu di Kad Merad nell’originale transalpino. Forse l’unica sequenza eccessiva e ridondante è quella della messinscena del Sud esagerato ed esagitato ad uso e consumo della moglie del protagonista. Ma si tratta di un semplice neo in un gioiellino dove tutto (ritmo, spunti, battute, recitazione) funziona come un meccanismo oliato a dovere. Da vedere.

Benvenuti al Sud, regia di Luca Miniero, con Claudio Bisio, Alessandro Siani, Valentina Lodovini, Angela Finocchiaro, Luisa Ranieri, Naike Rivelli, Nando Paone, Giacomo Rizzo; commedia; Italia; 2010; C.; dur. 102’

Voto 7+ 

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