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  25/04/2024 - 21:47

 

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Snaps. Elliott Erwitt
Scatti che san far sognare, sorridere e riflettere
Selezione di immagini di uno dei simboli della fotografia di tutti i tempi
Milano, Spazio Oberdan fino al 20/10/2002

 




                     di Drago


Elliott Erwitt è un mondo che sa trovare il sorriso.

Vorrei poter avere una fotografia che lo ritrae.
Penso che il suo volto sia la miglior didascalia delle sue immagini...
Smetterei immediatamente di scrivere.

Elliott Erwitt nasce a Parigi nel 1928, di origine ebraica, passa la sua infanzia fra Francia, Italia e America. Parigi, Los Angeles, New York, spesso ricorrono questi scenari nella sua biografia e nei suoi scatti.

Si avvicina alla fotografia alla "Hollywood Hight School", e presto una Laica diventa la sua inseparabile compagna. Erwitt usa le immagini per comunicare, non solo come rappresentazione della realtà, e presto affina il suo linguaggio: ironico, semplice, essenziale. I soggetti delle sue fotografie sono uomini e donne, sono bambini, sono animali... sono la vita mondana che spesso ha incontrato la storia... altre volte è sfuggita anche ai ricordi.

Elliott vedeva scorrere davanti ai suoi occhi esseri umani a volte tristi, a volte felici, più o meno come lui... questo lo stupiva. Una filosofia semplice e forse apparentemente banale, ma che è divenuta il fondamento della sua ineguagliabile fotografia.

Snaps, è il ruomore della sua macchina fotografica che ruba un istante alla realtà... è il titolo della sua nuova raccolta di fotografie che egli stesso ha scelto, esposte a Milano allo Spazio Oberdan. Snaps è quello scatto di "ragazzino" cresciuto dalla fantasia infinita. Snaps è il sorriso di Elliott che viene trasmesso in molte delle sue immagini, Snaps è anche quel pensiero malinconico e a tratti triste di quel bambino che sorridendo vive la guerra (come un gioco che spera presto finisca).

Dopo aver visto i lavori di Erwitt la voglia di fotografare nasce in chiunque... magari stando a testa in giù e ritraendo le gambe di qualche signora vicino al suo cagnolino che osserva perplesso. Fotografare per il gusto di far fotografia.

La mostra di Milano, organizzata e curata da Contrasto, è un concentrato della sua ironia, che ha saputo attraversare il tempo e la quotidianità diventando spesso simbolo del nostro secolo.

Ancor di più a stupire è il sorriso di questo grande fotografo, amico di R. Capa e H.C. Bresson (con i quali lavorava alla Magnum Photo), che si dichiara un "dilettante"  che scatta quasi per sollazzo. In questo modo, Elliott, ironizza sui suoi scatti nascondendo la sua grande sapienza e fantasia e avvicinando ancor di più le immagini al pubblico. Ewritt è forse il fotografo più ironico che la storia della fotografia conosce, che sa far diventare semplici scenari di vita quotidiana, delle immagini espressive, che riviste dopo qualche tempo sembrano una parodia del passato... a volte triste, a volte gioiosa, a volte solamente un’immagine. Il Charlie Chapling della fotografia che nelle sue fotografie dichiara apertamente il suo interesse verso le persone, qualsiasi esse siano, cogliendo quell'istante che basta a rappresentarne la vita.

Ogni suo scatto è una piccola grande storia... appaiono però così tanto lontane quelle immagini dalla realtà, quasi risultando surreali. Snaps, sono delle favole di vita reale. Ed è per questo che H.C. Bresson era un suo grande ammiratore…

"...Non è tutto bianco e nero... c'è anche un po' di GRIGIO!... Voglio che la gente reagisca alle mie foto e motivamente e non cerebralmente!..."

Elliott Erwitt, Milano, 24/09/2002

Catalogo:

Elliott Erwitt. Snaps. Edito da Contrasto

Per informazioni:www.contrasto.it

500 fotografie per 540 pagine

ISBN: 88-869.82-33-X



Collezione fotografie:

Magnum Photos Archive; E. Erwitt



Voto 8.5 

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