FoFu Phot'art
Fucecchio Foto Festival 2015
Tra le mostre principali in programma, Elizabeth Kleinveld, In empathy we trust, Mauro Fiorese, U.Pho.S. Francesco Paglia, Imago, volume 1, Silvia Amodio, Tutti i colori del bianco, Costanza Mansueti, Stand Still,Giulia Madiai, Tracce Transumanti
Dal 24 Ottobre al 22 Novembre 2015, al Parco Corsini di Fucecchio
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Festeggia la sua undicesima edizione il FoFu Phot'art,
il Fucecchio Foto Festival, organizzato dal Fotoclub Fucecchio, in collaborazione con il Comune di Fucecchio, la Regione Toscana e la
Provincia di Firenze, che si tiene dal 24 Ottobre al 22 Novembre 2015 al Parco Corsini di Fucecchio. La manifestazione si conferma fra i più importanti nuovi festival nazionali di fotografia. E, anche quest’anno si caratterizza per l’attenta scelta degli artisti più
all’avanguardia, la presenza di autori affermati, ma anche per le moderne installazioni, la varietà dei linguaggi espressivi. Tutto insieme appassionatamente per far scoccare emozioni artistiche contemporanee tra le colline del Valdarno Inferiore.
Tra le principali mostre in programma a Fucecchio segnaliamo, In empathy we trust di Elizabeth Kleinveld, che con i suoi scatti fa rivivere alla sua maniera nuovi allestimenti di opere d’arte del passato. In particolare quelle in cui l’artista reinterpreta
famosi quadri fiamminghi e rinascimentali realizzando una fotografia di maniera,
classica e legata alla pittura, dal celebre Ritratto dei coniugi Arnolfini di Jan van Eyck a La
ragazza con l’orecchino di perla di Jan Vermeer). Mauro Fiorese, con U.Pho.S
ripercorre il suo soggiorno negli Stati Uniti nel 1997 e il suo entrare a contatto con il mondo degli Ufo.
E’ il quarantesimo anniversario della presunta caduta di un Ufo a Roswell,
New Mexico. Da allora Fiorese intraprende un viaggio che durerà più di dieci anni alla ricerca di immagini al limite
tra il paradossale e lo scientifico, che lo condurranno in molti luoghi lontani
sulle tracce di soggetti fino ad allora totalmente ignorati. L’ultimo suo
avvistamento risale al 14 Marzo 2008 nei pressi di Houston in Texas.
Francesco Paglia
con Imago, Volume 1, percorre un
progetto che prende vita dalla contaminazione tra letteratura e fotografia: non è un insieme di libri di fotografie di architetture ma una raccolta, tutt’ora in corso, ricomposta in volumi che sono loro stessi l’opera d’arte. Ogni volume è il racconto di una giornata in una città immaginaria diversa, costituita da scorci di spazi
architettonici reali, catturati in molte città del mondo, ispirati per
modalità di esecuzione a quella fotografia denominata “ Straight” d’inizio Novecento che mirava alla riproduzione diretta della realtà, e per concetto al romanzo Le città invisibili di Italo Calvino. Con Tutti i colori del bianco, Silvia Amodio dà vita a un progetto fotografico realizzato con l’associazione Albinit e patrocinato da Telethon in collaborazione con gli ospedali Niguarda e San
Raffaele di Milano col quale l'artista volge la propria attenzione alla particolare condizione che contraddistingue le persone affette da albinismo. Il progetto Stand Still vede invece Costanza
Mansueti indagare sulla cristallizzazione sincronica degli spazi umani attraverso urbanizzazioni controllate nelle quali proprio l'assenza dell'uomo diviene elemento fondamentale. Si tratta di un progetto in progressiva evoluzione, che si compone di scatti fotografici realizzati tra gli Stati Uniti, il Canada e il Messico. In questi la fissità del paesaggio, intesa nella propria immagine statica, si trasforma in spazio sospeso al limite di una metafisica contemporanea: abitazioni e strade, ombre e detriti abbandonati tramutano la propria natura di appartenenza catturati dal sensore dell'obiettivo, garantendo all'osservatore la sicurezza storica della visione.
Vincitrice del FOFU Photo Challenge e, a tutti gli effetti autrice ufficiale del FOFU Phot’Art 2015, Giulia Madiai con Tracce transumanti racconta un viaggio, quello con tre degli ultimi pastori
nomadi ancora attivi. Questi scatti raccontano quasi un mese di percorso dalle montagne alle vallate spagnole, nel Novembre del 2012, con Juan Manuel, Antonio e Julio. L’artista ha seguito passo per passo il loro cammino lungo
più di 420 chilometri, che ogni anno al cambio di stagione percorrono per condurre il numeroso gregge verso luoghi più caldi e pasti più abbondanti per l'inverno.
Voto
8
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