Tre artisti indagano attraverso le loro fotografie e le loro opere il concetto di estetica applicato al mondo giapponese. Fosco Maraini, Olmo Amato e Michela Cavagna costruiscono attraverso immagini e parole una lettura inedita, a cavallo tra passato e contemporaneo del Paese del Sol Levante. Stiamo parlando della mostra In Giappone la bellezza è iniziatica, che si tiene dal 29 aprile al 23 maggio 2021 a Biella. In realtà si tratta dell’unione di tre mostre a Palazzo Ferrero.
E’ il caso della personale La luna e il bambù del fotografo e filmmaker romano Olmo Amato, un mago nell’unire in un’immagine l'analogico e il digitale per immortalare un Giappone lontano dai grattacieli di Tokyo e dalla tecnologia dominante. Le sue sono immagini di ambiente naturale (boschi di bambù, spazi verdi) che l’artista ha fotografato in una lunga ricerca di luoghi incontaminati dove si trova il Giappone più antico. Affascinato dalla profonda connessione dei giapponesi con la natura, Amato ritrae luoghi evocativi, tra cui la celebre foresta di bambù di Arashiyama a Kyoto, per realizzare fotomontaggi secondo la sua personale poetica. Le sue figure femminili - tratte da album fotografici che ritraggono il Giappone di fine Ottocento - sembrano così ritrovare le loro radici spirituali, al di là di tempo e spazio, grazie ad un’alchimia digitale.
Nelle stessa sede espositiva, Endocosmo Maraini offre l’opportunità di godere di immagini spettacolari che il grande osservatore e narratore del mondo Fosco Maraini ha scattato durante la sua permanenza in Giappone. L’evento, a cura di Nour Melehi e Mujah Maraini Melehi, è una mostra dell'Istituto Giapponese di Cultura in Roma realizzata con il sostegno di FAF - Fondazione Alinari per la Fotografia e del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze. Sono circa quaranta le fotografie che rappresentano un percorso nella storia di una esperienza scientifica e di vita straordinaria quale è stata quella di Fosco Maraini (1912-2004) viaggiatore, etnologo, antropologo, fotografo, narratore, professore, orientalista, alpinista.
La terza esposizione, allestita nella sede di BI-BOx sempre a Palazzo Ferrero, è Iris. Inverno (e poi sarà di nuovo primavera) e raccoglie delle opere inedite di Michela Cavagna, un omaggio alla cultura giapponese, dove silenzio e vuoto assumono un significato ricco di interpretazioni lasciate a chi le osserva.
“Nel mio giardino ho piantato dei bulbi di iris. E ogni anno senza che io li guardi o curi piu` di tanto loro mi regalano delle fioriture magnifiche... un giorno, osservando un grumo di foglie adagiate sul terreno gelido, ghiacciato, della mattina, mi e` venuta alla mente la trasformazione a cui va incontro la natura durante il periodo invernale - cosi` Michela Cavagna racconta le sue incisioni su carta Kozo, con una ventina di opere inedite -. Ho cominciato a pensare alla ciclicita` della vita delle piante, al tempo del trasformarsi in humus per dare linfa alla nuova vita che verra` l'anno successivo, al tempo della gestazione per la rinascita”.
In Giappone la bellezza è iniziatica è un progetto di BI-BOx – APS a cura di Irene Finiguerra e realizzato in collaborazione con l’associazione StileLibero. Le tre mostre fanno parte del percorso espositivo Viaggio. Orizzonti, Frontiere, Generazioni a cura di Fabrizio Lava, e hanno avuto il contributo da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. L’accesso sarà regolato dagli addetti nel rispetto delle norme vigenti per la gestione dell’emergenza Covid-19.
Biglietti e Orari:
La luna e il bambù + Endocosmo Maraini - Palazzo Ferrero (Corso del Piazzo, 25 – Biella)
Iris. Inverno (e poi sarà di nuovo primavera) - BI-BOx Art Space ? Palazzo Ferrero (Corso del Piazzo, 25)
Ingresso libero
Orari d’apertura: sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 19
Apertura straordinaria giovedì 29 aprile e venerdì 30 aprile dalle ore 15 alle ore 21
Per informazioni al pubblico:
info.bibox@gmail.com | www.bi-boxartspace.com
info@palazzoferrero.it | www.palazzoferrero.it
Voto
7 ½
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