A dimostrazione dell’amore, di quella speciale sintonia che lega i Pink Floyd all’Italia, era stato scelto il nostro paese per un grande evento. Si doveva inaugurare il 19 settembre 2014 alla Fabbrica
del Vapore di Milano la mostra "The
Pink Floyd Exhibition - Their Mortal
Remains", che fino al 18 gennaio 2015 doveva permettere ai visitatori di compiere un viaggio al centro dell’universo creativo della mitica band nata a Londra nel 1965.
Peccato perché Evolve Devolve e Comotti 1969, i promoter italiani di "The Pink Floyd Exhibition - Their Mortal Remains" hanno annunciato che l'apertura della mostra è stata annullata poiché non si sono verificate le condizioni necessarie per realizzare l’inaugurazione entro l'arco temporale a disposizione alla Fabbrica del Vapore. Per chiedere il rimborso, i possessori dei biglietti possono rivolgendosi al canale presso il quale è avvenuto l’acquisto. Per tutte le informazioni e aggiornamenti in proposito consultare il sito ufficiale dell'evento
http://www.pinkfloydexhibition.com/it.
per il momento merita darsi pace. Ci saranno altre occasioni per immergersi in un
mondo all’insegna del rock alieno che in questa mostra doveva essere rappresentato con una visione multimediale, all’avanguardia, sia a livello visivo che acustico. Proprio se lo spettatore, invece di percorrere lo spazio espositivo si stesse godendo un concerto del suo gruppo preferito.
Dispiace il forfait milanese perché rappresentava la prima retrospettiva internazionale dedicata a una formazione che, dai suoi esordi con " The Piper At The Gates of Dawn " ai nostri giorni, ha sempre bucato l’immaginario dei fan del rock. L’anteprima mondiale in Italia dell’esposizione sarebbe poi stata anche un modo intelligente per celebrare ancora una volta due fra i grandi eventi che sono rimasti nel cuore
(e nella storia) dei Pink Floyd: il film live da Pompei del 1974 e il concerto a Venezia del 1989.
"The Pink Floyd Exhibition" doveva essere allestita, come dicevamo, alla Fabbrica del
Vapore di Via Procaccini 4, una struttura milanese che, fino al 1936, era dedicata all’assemblaggio delle vetture tramviarie. In questo spazio (che vanta una superficie di 2.500 mq) dovevano essere ospitati più di 300 oggetti che fanno riferimento ai Pink Floyd, dal periodo psichedelico che ha caratterizzato i primi anni di carriera della band ai concept album degli anni Settanta, dalle rappresentazioni iconiche al periodo della maturità. 30 anni di invenzioni sonore e poetiche che hanno influenzato considerevolmente la musica successiva, dalle formazioni del periodo progressive a quelle dei giorni nostri (non solo rock).
Voto
8
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