Compagnia Sandro Lombardi
Il riformatore del mondo
Con Sandro Lombardi, Marion D'Amburgo, traduzione Roberto Menin, drammaturgia Sandro Lombardi, regia Giovanni Scandella, allestimento scenico Fabrizia Scassellati, costumi Marion D’Amburgo, luci Gianni Pollini, suono Antonio Lovato
Da mercoledì 3 a domenica 21 giugno 2009 nel Cortile del Museo del Bargello a Firenze. In occasione della mostra I Marmi Vivi. Gian Lorenzo Bernini e la nascita del Ritratto Barocco, Museo Nazionale del Bargello, 3 aprile/12 luglio 2009, visitabile gratuitamente prima e dopo lo spettacolo
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L’Arte che incontra il Teatro. Il
compendio, il riassunto, la summa, la sintesi è il Bargello che da tre
anni ospita a fine primavera la contaminazione tra drammaturgie e mostre
d’arte. Tre anni targati Compagnia
Sandro Lombardi. Nel 2007 fu D’Annunzio accompagnato dall’esposizione di
Desiderio da Settignano, lo scorso anno l’Erodias di Testori con Vincenzo Danti, quest’anno sarà Thomas Bernhard
affiancato dai Marmi vivi di Bernini. “Il
riformatore del mondo” (dal 3 al 21 giugno) si estenderà nel cortile, tra le
mura austere ma sempre accoglienti di pietra fresca. Centottanta posti a
replica alle spalle del pozzo e della scalinata. Il connubio tra l’ETI, il
Teatro della Pergola ed il Polo Museale ha reso possibile questa terza edizione
del progetto. L’Ente Cassa di Risparmio e il Maggio Musicale, presenti tra i
finanziatori lo scorso anno, si sono defilati, mentre le istituzioni comunali
non sono mai state coinvolte. “Se esiste un’estate fiorentina – attacca
Cristina Acidini – questa la conduce il Polo Museale, tra Boboli,
Orsanmichele, il Bargello e l’Accademia”. Come darle torto. Gli appuntamenti in
città latitano, gli eventi languono. “Il teatro al Bargello diventa un valore
per l’intera cittadinanza – spiega Riccardo Ventrella,
direttore del Teatro della Pergola
– che ne deve fruire, godere, riappropriarsene. Il Museo non è soltanto un
contenitore immobile e fermo ma è al servizio del teatro ed il teatro ne
permette l’apertura serale”. Gli fa eco Giorgetti dell’ETI: “Questa iniziativa
dimostra che il teatro si realizza, che vince sempre, che è l’arte che sa
parlare veramente agli uomini, che il teatro è un discorso per l’uomo,
sull’uomo”. Bernhard ne è il fautore, dopotutto. Cinico, ironico, sarcastico,
caustico: “Con le prime due piece i riferimenti tra testo e arte erano evidenti
– dice Sandro Lombardi, il protagonista dello spettacolo – “Il riformatore” non
ha un legame così evidente, ma proprio per questo è più profondo, concreto e
intenso. Se i
marmi vivi di Bernini sono dei ritratti parlanti, anche i personaggi di
Bernhard lo sono, sono dei monologanti, sono delle
creature apparentemente acide e crudeli, torturati e torturatori che alla fine
però denunciano e si scoprono in una profonda ed infinita sofferenza interiore,
nella consapevolezza, o nel dubbio, di trovarsi in un mondo senza trascendenza,
senza Dio, senza un valore alto che non lo renda inutile”. Bernini e Bernhard
fanno assonanza. “Disperazione per trovarsi di fronte al nulla, in un mondo
senza protezioni. Dice un suo personaggio: “Siamo granelli in balia
dell’universo”. Ecco l’attualità di Bernhard”. Info: inizio spettacolo 21.15;
055.2264353; 8 giugno riposo; www.teatrodellapergola.com.
Voto
8
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