Tutto esaurito al
Teatro Puccini di Firenze per Neri
Marcorè. Sono infatti sold out i biglietti di sabato 8 e domenica 9 dicembre
2007 (alle 21) per l’atteso spettacolo Un certo signor G in cui il popolare e
poliedrico attore comico, a più di 35 anni di distanza (Il signor G nasce nel 1970) rilegge,
rivisita e re-interpreta l’opera di Giorgio Gaber con mano
libera e pudica. Domenica 9 dicembre 2007 alle 17 Neri Marcorè incontra il pubblico e firma le copie del suo nuovo libro + Dvd Tutti
pazzi per Neri (Rizzoli) alla Feltrinelli Libreria di via de’ Cerretani 30r-
Firenze
“Cercheremo di accostarci a un personaggio, a uno stile, ai contenuti e ai
linguaggi di un artista geniale ed innovatore, sempre autonomo e fedele a se
stesso – spiega Marcorè -. Il nostro Signor G sarà un’esplorazione nel
beffardo, paradossale, buffonesco mondo di questa maschera di uomo comune che
si interroga, comicamente impotente, sul senso della propria vita, sempre
sfiorata dal pericolo dell’imbecillità e del qualunquismo”.
Lo spettacolo, firmato per la
regia da Giorgio Gallione, regista, drammaturgo e dal 1986 direttore artistico
del Teatro dell’Archivolto di Genova (che
produce lo spettacolo in collaborazione la Fondazione Giorgio Gaber) ripropone
infatti in qualche modo le prime esperienze
teatrali di Gaber, il Signor G appunto, ma anche Dialogo tra un impegnato e
un non so, Far finta di essere sani, Anche per oggi non si vola (siamo tra il
1970 e il 1974).
Marcorè, rifacendosi
anche stilisticamente alle forme del teatro canzone, rende omaggio alla invenzione
gaberiana, e propone dal vivo un geniale intreccio di monologhi e melologhi,
musica e canzoni. Per riproporre Il
signor G più di trenta anni dopo, Neri Marcorè si
propone solo sul palcoscenico e, accompagnato da due pianiste, Gloria Clemente
e Vicky Schaetzinger, riscopre l’essenza dell’opera di Gaber e Luporini, un
classico moderno che tra ironia, malinconia, istanze civili e comico paradosso in
cui ci si interroga sui destini dell’uomo moderno, in bilico tra utopia,
impotenza, razzismo, amore, consumismo, paura e sogno.
“Un individuo che
rischia di perdere i pezzi e che soffre - ci dice Gaber - dei mali più comuni e
alla moda: nevrosi acuta, condizionamento totale, visione delle cose vicino
allo zero: una persona normale insomma”.
Voto
8