Franca Valeri
Non Tutto è risolto
La Valeri autrice e protagonista con Licia Maglietta, Urbano Barberini, Gabriella Franchini. Regia Giuseppe Marini, scene Alessandro Chiti, costumi Mario Tufano. Compagnia Società per attori
Dal 13 al 18 marzo 2012 al Teatro della Pergola a Firenze, il 21 marzo al Teatro Era di Pontedera, dal 17 al 22 aprile 2012 al Teatro Carigliano di Torino
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Porta i suoi 92 anni con classe, intelligenza e leggerezza la milanese Franca Maria Norsa, nome d’arte Valeri in omaggio al poeta francese Paul Valéry, che
continua a esprimere in ogni cosa che fa un'immagine di sé genuina,
intelligente, anticonformista eppure lontana dalla volgarità. Nell’ultimo anno
l’instancabile Franca ha lanciato due novità editoriali, l’autobiografia Bugiarda
no, reticente, il dialogo tra due signorine perbene su L’educazione
delle fanciulle composto insieme a Luciana
Littizzetto, ma c’è stato spazio anche per il documentario Franca,
la prima di Sabina Guzzanti (una vera dichiarazione d’amore, presentato
all’ultimo Festival del cinema di Roma) e per lo spettacolo Non tutto è risolto, che dal 13 al 18 marzo
2012 è in scena al Teatro della Pergola di
Firenze. Un’elegante commedia dove la sua preziosa ironia gioca ancora con entusiasmo a cogliere nuovi spunti dall’esperienza
di una vita trascorsa sulla scena.
“Mi sono egoisticamente aggiudicata una protagonista che al crepuscolo di una vita lunga
e avventurosa, reale quanto inventata (l’infelicità scartata
con un colpo di tacco, il protagonismo raggiunto con la follia, i legami
affettivi temuti come armi), sembra decisa a chiudere le sue partite ancora
aperte con gli ultimi coprotagonisti della sua esistenza, siano essi persone,
luoghi o oggetti - racconta Franca Valeri - Ma basta anche una piccola
mossa all’accanito giocatore per restare ancora, appunto, in gioco. Per lei una
cameriera e una bellissima stufa. La vita potrà ancora divertirla? Dopotutto,
dice la signora, “non era nelle intenzioni del Creatore farci divertire”.
Non tutto è risolto è probabilmente la scrittura teatrale più importante di Franca Valeri.
Un testo tra il comico e il metafisico, un po’ beckettiano, ma senza ascetismo. C’è una vecchia svampita (ma fino a un certo punto),
una segretaria, Licia Maglietta, un figlio (forse), Urbano Barberini, una cameriera, Gabriella Franchini, una stufa di maiolica (che è piuttosto passiva, ma ha una parte importante). Dall’intrecciarsi delle loro battute, sempre giocate tra finzione e realtà, emerge un discorso profondo (e sempre
divertente) sull’ambiguità della vita (e del teatro) e sull’approssimarsi della
morte. Lo spettacolo di Franca Valeri (il
cui testo è stato pubblicato nel 2011 nella collezione di Teatro dell’editore Einaudi) è messo in scena da Società per attori, le scene sono di Alessandro Chiti, i costumi di Mario Tufano e la regia di Giuseppe Marini.
“L’ultima commedia di Franca Valeri, di cui ho avuto il compito-privilegio di sorvegliare e
incoraggiare le varie stesure, si è subito imposta alla mia attenzione per un
fascino particolare: una certa eccentricità di scrittura, unita alla feconda
irregolarità tipica degli artisti più grandi, quelli che non amano pascersi e
riposare su risultati ottenuti e consolidati, ma che osano imbattersi in territori
non ancora esplorati – spiega Giuseppe Marini-. Franca giocava con assoluta libertà - quella dei veri grandi, non disgiunta
cioè da una particolare prudenza - con la propria avventura esistenziale e artistica, montava e rismontava i propri “materiali” in un caos ordinato e regolatissimo dove, attraverso una modalità tipicamente impressionista, un certo realismo de-realizzato, ma mai
del tutto abbandonato, riesce a coniugarsi con grazia mozartiana in lirismo
metafisico. Con un avveduto (e meravigliosamente insensato) altalenare di citazioni e rimandi, in un corto circuito di mirati occultamenti e svelamenti capace di includere e contagiare il Personaggio, la Persona e l’Attrice, si andava componendo una macchina testuale (specchio
segreto… forse… di una meravigliosa avventura umana e artistica?) che osa fare
di Non tutto è risolto il suo originale statuto espressivo.”
Mercoledì 14 marzo alle 18.00 la compagnia incontra il pubblico in teatro, coordina Gabriele Rizza, ingresso libero.
Orario spettacoli: dal martedì al sabato: ore 20.45, domenica: ore 15.45. Lunedì 6 febbraio 2012 riposo
Voto
9
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