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Fabbrica Europa 2001
Territori tra miti e migranti
Un cantiere (nel cuore di Firenze)
VIII edizione alla Stazione Leopolda di Firenze

 




                     di Giovanni Ballerini


  Fabbrica Europa 2003 teatro, danza, arti visive
  Fabbrica Europa 2003 musica
  Fabbrica Europa 2002
  Fabbrica Europa 2001
  Fabbrica Europa 2000
  Fabbrica Europa 1999
  Fabbrica Europa 1998
  Fabbrica Europa 1997


Anche nel 2001 la Stazione Leopolda di Firenze, ha ospitato Fabbrica Europa, che nella sua VIII edizione si è confermata uno spazio e un festival all'insegna dell'originalità creativa. Un cantiere (nel cuore di Firenze) capace di accogliere e mettere a confronto le varie espressioni dell'arte e dello spettacolo: danza, musica, teatro, arti visive, incontri, laboratori. Dal cantiere nasce il festival che parla le lingue dell'Europa e del Mediterraneo. Un viaggio che quest'anno ci conduce nei Territori tra miti e migranti, tra forme d'arte e linguaggi accomunati dalla contemporaneità non convenzionale e capaci di creare un pubblico nuovo. Il primo evento in programma è dedicato alla danza. Il primo spettacolo del festival (11, 12 maggio) è " Waterwall" della Compagnia Materiali Resistenti Dance Factory, un evento di grande spettacolarità. Un muro d'acqua sempre più fragoroso si impadronisce di una imponente struttura metallica; l'impetuosa cascata, attraverso la quale i corpi degli atletici danzatori disegnano coreografie aeree su marchingegni leonardiani, dà vita a un gioco e a uno scambio di forze contrapposte. L'altro progetto che caratterizza l'avvio di Fabbrica Europa 2001 è Stazioni Lunari, una sorta di festival nel festival ideato dall'ex CSI Francesco Magnelli, presentato da Music Pool e Fabbrica Europa. Un'esplorazione nel territorio della creatività rock e dell'intreccio tra le arti, con mostre fotografiche, laboratori, installazioni e musica, che avrà come protagonisti lo stesso Magnelli, Giovanni Lindo Ferretti, Max Gazzè e Ginevra Di Marco, Cristiano Della Monica, Marlene Kuntz e i Ci s'ha (11, 12, 13 maggio).

Nel corso del festival uno sguardo particolare sarà dedicato all'Africa anche a Fabbrica Europa 2001 (dopo il progetto speciale "Africa" della scorsa edizione che ha riscosso il favore di critica e pubblico).

E ancora la presenza di nomi culto della danza butô: Carlotta Ikeda e Ko Murobushi con la celebre formazione Ariadone (l'unica nel suo genere tutta al femminile). Lo spettacolo " Haru no Saïten-Un Sacre du Printemps" ci mostra con la poesia e l'intensità tipiche di questo genere di danza la primavera interiore della rinascita del corpo e del risveglio della sensualità (17, 18 maggio). La Compagnia fiorentina Kinkaleri propone quest'anno "Esso": un evento ludico dedicato a chi nelle strade sfida se stesso e i suoi complici. Un dj e due danzatori che si mostrano in movimento uno alla volta (22 maggio).

Company Blu di Alessandro Certini e Charlotte Zerbey propone "Idiom". Lo spettacolo ruota attorno alla stesura di un testo/canovaccio che funzioni da trama portante per diversi linguaggi espressivi.

Tornando alla programmazione musicale del festival, ricordiamo Ereb - Progetto sulla cultura ebraica. Per la prima volta in Italia " Musiche ebraiche dal mondo", due serate, a cura di Francesco Spagnolo, che vedono come protagonisti alcuni dei più insigni maestri della musica antica e moderna della tradizione ebraica mondiale: Michael Alpert, Sharon Bernstein - Usa, Esti Kenan-Ofri - Israele, Willy Schwarz - Germania, Oren Freed - Israele. (30, 31 maggio). In anteprima a Fabbrica Europa Les Italiens, formazione diretta da Alessandro Di Puccio, con ospiti d'eccezione quali Jamal Ouassini, Antonello Salis, Stefano Bollani, Hamsa Alhomsi, Antonio Infantino, Sebastiano Bon e Paolo Casu. Un'orchestra inter-culturale di musiche mediterranee (1 giugno)

Riccardo Tesi, il grande musicista toscano affianca la musica etnica della cultura mediterranea alla tradizione toscana in " Acqua, foco e vento", un progetto che nasce con l'obiettivo di richiamare l'attenzione sulle culture minori, sulla diversità come ricchezza reciproca e strumento di confronto, sulla vitalità delle aree marginali, pistoiesi in particolare e toscane in generale (29 maggio). Da non perdere anche la programmazione teatrale.

E' da segnalare " La leggenda di Fonte Gaia" della compagnia Gemmes et Compagnie di Margherita Piantini e Paul Chevillard, ambientato in Piazza del Campo di Siena (27 maggio-2 giugno). Alcuni spettacoli sono in bilico tra teatro e musica: Cantieri Teatrali Koreja, con la musica dal vivo dei Sud Sound System, presentano " Acido fenico" (20 maggio). Actores Alidos presenta " Medea, variazioni sul mito", in cui la musica del grande trombettista Paolo Fresu dà corpo all'azione teatrale (24 maggio). Il gruppo Ark ?UMm presenta "Un'India dell'anima". Lo spettacolo prende vita e si articola attraverso diversi linguaggi, una ballerina e due musicisti accompagnano la poesia parafrasando e moltiplicando la lettura dell'universo femminile indiano (15 maggio). Il Gruppo il Giardino Chiuso parte dal presupposto che si può scegliere uno spazio vuoto qualsiasi e decidere che è un palcoscenico spoglio. All'interno di questo spazio vuoto gli impulsi vitali di un qualsiasi movimento, o parola, o gesto ci conducono in un viaggio affascinante, che è azione teatrale, che è tentativo di comunicazione: "Spazio chiuso" una pièce in cui danza e teatro dialogano tra loro (24, 25 maggio). Un'ultima segnalazione la merita Ex Temporanea, a cura dell'APIC (Agenzia per le imprese culturali della Toscana). Per 40 ore non stop teatro, danza, musica, cinema, letteratura, arti visive si mostreranno, si incroceranno e si confronteranno. Si assisterà alla creazione estemporanea di sculture, dipinti, installazioni. All'interno di Ex Temporanea verrà ospitata una sezione curata dall'Archivio Giovani Artisti del Comune di Firenze, che presenta una selezione di progetti di architettura e comunicazione visiva per la "Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo" (Sarajevo 2001), e un gruppo di giovani poeti fiorentini (19, 20 maggio).

Voto 8 

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