E’ dedicata all’art mobility la XIX edizione di Fabbrica
Europa, che quest’anno anima vari spazi fiorentini dal 3 al 13 maggio 2012 con un cartellone in cui brillano soprattutto la performance, la musica e la danza internazionale.
L’obiettivo è dare vita a una vera e propria mappa del contemporaneo capace di sedurre ogni tipo di pubblico. La mobilità dell'arte, viene insomma intesa come movimento, transito,
viaggio, tanto transnazionale che interculturale, ma anche temporale e intergenerazionale, con particolare cura al rapporto fra maestri e giovani.
Fabbrica Europa 2012 inaugura il 3 maggio alle 11 nelle vie del centro storico di Firenze con la street performance “L’innaffiatore innaffiato” del regista polacco Wojciech Krukowski, ma l’evento di punta di inizio festival è sicuramente la prima nazionale di Oedipus/Bêt Noir di Wim Vandekeybus in programma il 3 maggio
Al Teatro della Pergola. L’artista fiammingo in questo viaggio visuale, fisico,
letterario e musicale si avvale di un cast di 16 tra danzatori, attori e musicisti. E seduce la platea con il ritmo dell’azione.
Prima nazionale anche il 4 maggio alla Stazione Leopolda con i francesi L’Yeuse
alle prese con Tournois della coreografa fiorentina Erika Zueneli. Il giorno dopo Maggiodanza, diretto da Francesco Ventriglia, propone tre pièce nel segno della giovane coreografia contemporanea: Dance Me di Leone Barilli, Diataraxia di Annalì Rainoldi e Concatenazioni, la nuova creazione per Fabbrica Europa di Paolo Arcangeli con
tre straordinari interpreti: la prima ballerina Gisela Carmona Gálvez, l’étoile ospite residente Alessandro Riga e Umberto De Luca (Stazione Leopolda, 5/5). La franco-algerina Nacera Belaza, dopo una residenza artistica al Teatro Era di Pontedera, propone Le trait, anteprima del progetto che presenterà ad Avignone 2012 (Stazione Leopolda, 11,12 maggio). A CanGo l’11 maggio Sioned Huws e Reina Kimura presentano Aomori Project: repetition, mentre la svizzera Anna Huber presenta Improvisation,
accompagnata dalle musiche composte da Hans Koch,
Fritz Hauser e Martin Schütz, alla Stazione Leopolda il 7 maggio 2012.
La prima tappa del Progetto RIC.CI - Reconstruction Italian Contemporary Choreography
Anni ’80 - 90 (a cura di Marinella Guatterini) vede il 9 e 10 maggio il debutto
a Firenze di Duetto di Virgilio Sieni e Alessandro Certini, interpretato da Mattia Agatiello e Riccardo Olivier di Fattoria Vittadini, compagnia nata dal corso di Teatrodanza della Scuola
Paolo Grassi / Fondazione Milano (Stazione Leopolda, 9,10/5). Alla Leopolda Massimiliano Barachini presenta l’8 maggio Mind Scape (STORY), Company Blu il 7 e 8 maggio Birding, prima parte del progetto Animal Art, mentre Dewey
Dell (il gruppo di 3 dei figli di Romeo
Castellucci della Socìetas Raffaello Sanzio)
presentano la creazione site specific Grave il 5 e 6 maggio. Il romanzo di Jules Verne è invece alla base dell’ultima produzione di
MK. Il giro del mondo in 80 giorni alla Stazione
Leopolda il 12 maggio. La svedese Virpi Pahkinen presenta il 5
maggio in prima nazionale Three solos: Preghiera, Sagittarius A, Morpho Z Antitesi.
Ensemble BdT, costola della Scuola del Balletto di Toscana è alla ribalta con Maschere alla Leopolda il 6 maggio, il giorno dopo Arb Dance Company/Zerogrammi propone Precariato. La danzatrice e coreografa toscana Luisa Cortesi è
impegnata in una residenza artistica al Teatro Era, fino al 12/5.
Per la musica segnaliamo il 4 maggio il concerto del pianista e compositore tedesco Hauschka in coppia con il percussionista Samuli Kosminen, componente degli islandesi Mùm e
l’8 maggio quello della all star internazionalecon
Paolo Fresu alla tromba, Danilo ReA
al pianoforte, Roswell Rudd
al trombone, Martux_M ai remix istantanei e Filippo Bianchi alla voce narrante.
Nell’ambito di Suona Francese -
festival promosso dall’Ambasciata di Francia e in collaborazione con Istituto francese di Firenze – il 9 maggio viene presentato Plateau trois Baudets. La formazione è composta dai due cantautori francesi Vincha e Mell e dall’italiano Giuseppe “Spedino” Moffa. Il giorno seguente alla Leopolda Les Temps Modernes protagonisti con L’œil écoute, il progetto che racchiude
3 opere del compositore francese Tristan Murail (Treize couleurs du soleil couchant, Liber Fulguralis, L'Esprit des dunes). MartLab
del Conservatorio Cherubini di
Firenze partecipa al festival il 9 maggio con un concerto e un laboratorio
sul progetto P.R.I.M.E del
Conservatorio di Losanna, con la collaborazione dell’IRCAM . Switch Creative Social Network
allestisce il 12 maggio una serata con Ms ynamite, vincitrice di prestigiosi
premi internazionali, personaggio chiave della scena musicale britannica Numa Crew / Slesh & Ckrono.
Per chiudere in bellezza il 13
maggio una giornata dedicata a John Cage nel centenario della sua nascita: Cage, the afternoon,
una maratona di letture dai testi di John Cage a cura di Fosca. E la sera,
sempre alla Leopolda in prima assoluta Four. A Night With John Cage, una
nuova creazione coprodotta da Fabbrica Europa, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Tempo
Reale, ContempoArtEnsemble, e L’Homme
Armé che si articola nei quattro concerti - Cage&Duchamp, Cage&Voices,
Cage&Nam June Paik, Cage&Numbers -
dislocati in diversi spazi della Leopolda, caratterizzati da un particolare impatto sonoro e visivo.
Un discorso a parte merita Post
Elettronica, il progetto ideato e curato da Letizia Renzini e Valentina Gensini, che indaga i territori indefiniti ma sempre
più floridi della sperimentazione post-elettronica. Anche in questo caso si
tratta di un tributo a John Cage. Gli incroci tra arti visive e musica, tra
movimento e suono (sound art come pensiero del suono nello spazio) diventano il
soggetto di un’indagine inedita, volta a presentare un panorama di esperienze
contemporanee all'insegna di nuove forme di
sperimentazione.
Con Les Souliers del francese Arno Fabre il foyer della Leopolda diventa una piazza/teatro che ospita un
“concerto” di automi a ciclo continuo. Gusto rétro e tecnologia convivono in questo evocativo “balletto meccanico”
straniante e ironico. Gli fanno eco i fruscii meccanici dell’installazione
dello svizzero Zimoun
con i suoi muri animati. Centinaia di bacchette, collegate ciascuna a un
motorino che imprime loro un moto oscillatorio, ci invitano a sperimentare la
dimensione fisica e vibratile del suono (3-13/5). Il progetto prosegue nello
spazio Alcatraz, animato sia da performance proposte nella pedana centrale, che da installazioni nelle stanze attigue.
Tra i tanti appuntamenti di Post
Elettronica segnaliamo il 10 maggio la Conferenza Muta di Letizia Renzini: cinema per le
orecchie di ascoltatori bendati; una composizione istantanea creata secondo le
logiche del dj set.
INFO: FABBRICA EUROPA Tel. +39 055
2638480 / 2480515
info@fabbricaeuropa.net / www.fabbricaeuropa.net / www.ffeac.org
Voto
8