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Luisa Cortesi
Danza la primavera 2010
Finger Cakes (con Naomi Berrill e Shila Barzagli) il 9 e 10 aprile 2010 al Teatro Magnolfi Nuovo di Prato, Animato il 15 aprile 2010 alla Galleria L'Attico di Roma Action Figure il 6 maggio 2010 a Firenze, per il Festival Fabbrica Europa, , Eskaton o il telos della visione (in collaborazione con Massimo Barzagli) il 28, 29, 30 e 31 maggio 2010 all’Alveare-Contemporanea Festival di Prato

 




                     di Giovanni Ballerini


La danzatrice Luisa Cortesi, che recentemente abbiamo ammirato al Teatro Cantiere Florida in "Vivido - Trillo - Brillo", tre soli concepiti per assonanza stilistica, che si fondano sull'unicità strutturale del corpo e rivelano una valenza drammaturgica (“Vivido" ha un portamento cinematografico, "Trillo " pittorico -cinetico, e "Brillo " scultoreo - pop), è attesa protagonista di varie coreografie in questa primavera 2010.

La prima si chiama “Finger Cakes” ed è in programma venerdì 9 e sabato 10 aprile 2010 alle 21 nell’ambito di “Percorsi sensibili”al Teatro Magnolfi Nuovo di via Gobetti a Prato. Lo spettacolo, tra danza, musica e disegno nasce dalla collaborazione dinamica di un trio tutto al femminile. Sul palco del Magnolfi, le performance di Luisa Cortesi saranno infatti scandite dai ritmi musicali di Naomi Berrill (voce, concertina, violoncello) e dalla lesta mano della disegnatrice Shila Barzagli. Una performance per riflettere sul senso compositivo della rappresentazione, frutto della relazione di tre discipline diverse (danza, musica e disegno). Ogni personaggio porta la sua storia e suggerisce, aspetta una reazione e reagisce. Un’ansia spontanea che nasce dall’incontro alla ricerca di convivenza. Esaltando l’individualità e la specialità di ciascuna delle tre artiste, viene messa in risalto la singola peculiarità e i punti di rottura diventano i nodi centrali della rappresentazione. I punti di rottura sono gli ingredienti, un impasto omogeneo di stacchi, sospensioni, legami fortuiti di ritmo e dinamica. I sensi coinvolti per la scoperta di un gusto visivo, uditivo, tattile. Finger cakes, appunto. Luisa, Naomi e Shila: l’una si muove, danza, striscia sullo spazio scenico evocando aspetti ora comici, ora intensamente poetici e lirici della memoria del corpo; l’altra fa vibrare le corde di un violoncello e l’altra ancora disegna buffi personaggi che ricordano i manga giapponesi. “Finger Cakes” esalta il talento di Luisa Cortesi. La danzatrice pratese, classe 1977, che ha studiato danza contemporanea in Italia, Europa e negli Stati Uniti (al Trisha Brown Dance Studio e Mouvement Research) è conosciuta anche per il suo passato da interprete, dal 2000 al 2003, nella Compagnia Virgilio Sieni e per le collaborazioni con l’artista visivo Massimo Barzagli. Negli ultimi anni l’attività di ricerca nel campo della danza e della performance di Luisa Cortesi alterna progetti individuali (Natura morta con figura, Soliloquio, Rigido, Il braccio nella manica, Vivido) alle consolidate collaborazioni con Massimo Barzagli (Fiorile, debuttato al Festival sul Mediterraneo, SESC Belezinho di Sao Paulo; Di stanze, coproduzione del festival Santarcangelo dei Teatri nel 2005; Grand Hotel progetto concepito “site specific” per Officina Giovani-Cantieri Culturali ex-macelli di Prato nel 2006). Nel 2005 collabora alla coreografia de Il Giardino Dipinto, produzione di TPO. A Chambery partecipa con il supporto dell' ETI a “Carta Bianca”, piattaforma per giovani coreografi/e italiani/e. Dal 2007 è supportata da Fabbrica Europa, che ha prodotto Il braccio nella manica. Nello stesso periodo nasce la collaborazione con lo scrittore e drammaturgo Luca Scarlini (Regardant, Chiudi gli occhi , tre temperamenti). Ma torniamo alla primavera 2010, segnalando lo spettacolo d'anima e azione “Animato”, che il 15 aprile 2010 viene presentato alla Galleria L'Attico di Roma, una sorta di loop: un modo per ogni tempo e un’anima per tutti i tempi. Una performance che mette in moto l’istinto originale: anima e corpo intrinsecamente uniti generano un nuovo animale che parte vergine dell'esperienza evolutiva. Il 6 maggio 2010 a Firenze, per il Festival Fabbrica Europa per le arti contemporanee, viene presentato invece “Action Figure” di e con Luisa Cortesi, uno spettacolo sullo scorrere del tempo, sulla costruzione di un opera scultorea. L’ opera si svela e si compone direttamente davanti allo sguardo dello spettatore. Si tratta di un lavoro coreografico e scultoreo in cui il corpo performante agisce come modello attivo nella costruzione di un’ opera d’arte. Verrà messa in scena una spettacolarizzazione del procedimento di costruzione: il corpo, attraverso l’azione e il movimento, la forza, la resistenza, entra in contatto con la materia scultorea. Il lavoro coreografico non prende in considerazione la forma statica della posa scultorea, ma piuttosto il contatto dinamico e la possibilità d' interazione e azione sulla materia . "Action Figure" è realizzato nell'ambito del progetto Focus on Art and Science in the Performing Arts con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea.
Il 28, 29, 30 e 31 maggio 2010 all’Alveare-Contemporanea Festival di Prato,  Luisa Cortesi, in collaborazione con Massimo Barzagli propone “Eskaton o il telos della visione”. La piece verte sul concetto di vicinanza e lontananza analizzato prima in pittura e scultura, poi in relazione alla performance e alla capacità di vedere; di entrare a contatto con il dettaglio della visione.
Il corpo della danzatrice si fa corpo dell’opera: si mettono in rilievo i rapporti tra anatomia e pittura e poi tra anatomia e danza. La pittura disegna ciò che l’anatomia ha già segnato, la danza sottolinea un’ anatomia nell' incessante sforzo di movimento-avvicinamento del corpo agli occhi degli astanti.
Così viene stabilito il cambiamento di percezione nel rapporto tra lontananza e vicinanza. Anche “Eskaton o il telos della visione” è realizzato nell'ambito del progetto Focus on Art and Science in the Performing Arts con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea.

Voto 7 ½ 

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