Il teatro della Compagnia Piccoli Principi
La magia delle immagini: la storia dell’arte raccontata ai ragazzi
Compagnia Piccoli Principi: Babele
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E' raro (e interessante) imbattersi in uno spettacolo che si colloca fra le arti figurative, il teatro, la musica, ed è indicato a un pubblico di piccoli e grandi spettatori a partire da 3 anni. Stiamo parlando di "Babele", che la Compagnia Piccoli Principi mette in scena al Teatro Studio di Scandicci domenica 9 marzo 2003 alle 16.30. L'azione teatrale è stata scritta ed è diretta da Alessandro Libertini e Véronique Nah, la quale ne è anche l'interprete, la scenografia e i costumi sono di Alessandro Libertini, le luci di Claudio Coloberti (recite scolastiche lunedì 10 marzo alle ore 10.00 e alle 14.00 e martedì 11 marzo alle ore 10.00).
"Babele" non è l'ultimo lavoro dei Piccoli Principi, che debutteranno con una nuova produzione a Scandicci nel novembre 2003, ma è uno spettacolo ancora attuale che continua ad appassionare il giovane pubblico di molte città europee - sarà in aprile in Francia al Festival International des réveurs éveillés di Sevran.
"Babele" si presenta come una lezione: un professore si propone di insegnare ai suoi piccoli allievi cosa sia il teatro utilizzando poche parole, sei tavoli trasparenti, alcuni effetti di luce e della musica registrata. Inizialmente le spiegazioni sono rigorose e sistematiche, in seguito la trattazione subisce alcune trasformazioni: la sobrietà e l'eleganza cedono il posto alla divagazione ironica, all'eccentricità ed al kitsch: la babilonia che precede il "crollo".
Nella costruzione dei propri spettacoli i Piccoli Principi seguono logiche simili a quelle che caratterizzano i processi ludici e creativi infantili. Per questo gli spettacoli sono dedicati ai bambini e a tutti coloro che apprezzano non solo il piacere dell'oggetto finito ma anche il fascino dei processi formativi che lo hanno generato.
Voto
7