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Le Belle Bandiere
Antigone. Una strategia del rito
Da Sofocle. Progetto, elaborazione drammaturgica e regia di Elena Bucci e Marco Sgrosso, drammaturgia sonora Raffaele Bassetti e Elena Bucci, disegno luci Maurizio Viani – suono Raffaele Bassetti, costumi Nomadea e Marta Benini. Con Elena Bucci , Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto, Gabriele Paolocà. Produzione CTB, Teatro Stabile di Brescia, in collaborazione con Le belle bandiere e il sostegno del Comune di Russi. Foto Umberto Favretto
27 e 28 gennaio 2012 alle 21 al Teatro Comunale Alfredo Testoni di Casalecchio di Reno. Dal 31 gennaio al 5 febbraio 2012 al Teatro Carcano di Milano

 




                     di Giovanni Ballerini


L'Antigone di Sofocle supera il proprio tempo per assumere valori e significati sempre nuovi. Bioetica, democrazia, eroismo, fede, utopia. Il mito di Antigone colpisce ancora oggi su materie che la crisi dei valori e l’antipolitica rendono inderogabili. La compagnia ravennate Le belle bandiere, per la prima volta alla prova con questa tragedia (che ha debuttato dal 10 al 22 gennaio 2012 al Teatro Sociale di Brescia), ne ha realizzato una versione in cui vengono esaltate le due figure contrapposte di Antigone, emblema della ragione del cuore, e di Creonte, incarnazione della ragion di stato. Lo scontro tra i due personaggi (e tra le due opposte filosofie che essi rappresentano) manifesta il limite delle rispettive visioni del mondo e l’inconciliabilità degli opposti, che li condanna ad una inevitabile sconfitta.
Il 27 e 28 gennaio 2012 alle 21 al Teatro Comunale Alfredo Testoni di Casalecchio di Reno va in scena una veglia per Antigone e Polinice, una sorta di rito avvenuto in una notte buia attraversata da fasci di luce e bagliori che illuminano la scena. La relazione tra movimento e danza, suono cantato e recitato, maschera e volto, punta a ricreare quella vibrazione interiore che viene prima della ragione o della parola, ma che è in grado di smuovere ed emozionare lo spettatore. Gli artisti mantengono intatti i nuclei tematici dell'originale sofocleo, ma puntano a reinventare il linguaggio in modo da arrivare efficacemente al pubblico del terzo millennio.
Il coro indossa abiti contemporanei e maschere grottesche, mentre si muove a piccoli passi su una scena quasi completamente spoglia, utilizzando un dialetto siciliano che ricrea la forza evocativa di un rito arcaico.
Gli attori della compagnia Le belle bandiere hanno iniziato la loro formazione artistica qualche decennio fa con Leo de Berardinis e negli anni si sono affermati grazie alla loro capacità di rileggere i maggiori autori di ogni tempo (tra gli altri Goldoni, Pinter e Ibsen) utilizzando un linguaggio teatrale vicino alla sensibilità del nostro tempo. La messinscena arriva a coniugare antico e moderno e dà vita ad una lettura fedele e allo stesso tempo innovativa nella quale il nucleo originale viene mantenuto, ma arricchito di suggestioni, specchi di interiorità e scarti di immaginazione.

Per approfondire l’argomento il 28 gennaio alle 17 a Villa Mazzacurati, per il PerAsperA Festival è stato organizzato un incontro su Antigone. Elena Bucci e Marco Sgrosso apriranno un dialogo con Claudio Longhi e Silvia Mei, che sfondi la dimensione scenica, guardando alla filosofia della persona, alle teorie femministe e alla filologia teatrale, per tornare alle strategie rituali messe in atto dall’ensemble, volte a ricreare l’umus fertile e ricettivo dell’antica polis. Attraverso gli umili ma risonanti mezzi dell’attore e del teatro.

Info e prenotazioni: info@teatrocasalecchio.it 051/573040      www.teatrocasalecchio.it

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