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Pessoa. Since I've been me
Recensione dello spettacolo
Pessoa. Since I've been me
Regia, scene e luci di Robert Wilson
Felicità turbate
Di Tiezzi e Luzi
Roberto Mercadini
Felicità for dummies
Rimini Protokoll
La Conferenza degli Assenti
Teatro dei Gordi
Pandora
Leoni per il Teatro 2021
La Biennale di Venezia
Winston vs Churchill
Regia di Paola Rota
Nemico di classe
Di Nigel Williams
Fulvio Cauteruccio
La notte poco prima della foresta

 


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  04/10/2024 - 23:52

 

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Compagnia Lombardi Tiezzi
Antigone di Sofocle
Di Bertolt Brecht, regia Federico Tiezzi, traduzione Cesare Mazzonis, con Chiara Muti, Debora Zuin, Sandro Lombardi, Alessandro Schiavo, Giampiero Cicciò, Massimiliano Speziali, scene Francesco Calcagnini, costumi Marion Damburgo, luci Roberto Innocenti
Prima nazionale Teatro Metastasio, da mercoledì 14 a domenica 18 aprile 2004

 




                     di Giovanni Ballerini


Compagnia Lombardi Tiezzi: Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini
Compagnia Lombardi Tiezzi: Antigone di Sofocle
Compagnia Lombardi Tiezzi: La Clemenza di Tito
Compagnia Lombardi Tiezzi: Amleto di Shakespeare
Compagnia Lombardi Tiezzi: Scene di Amleto, secondo sogno


Il sogno classico è ormai definitivamente distrutto, come pure il mito antico nel razionalismo storico del Novecento. Per sottolineare queste tesi, si scava nel mito con luci asettiche, fredde, glaciali. Ed è proprio la freddezza delle luci al neon a condurre per mano l’immaginario dello spettatore nell’atmosfera glaciale dell’Antigone di Sofocle diretta da Federico Tiezzi, che debutta in prima nazionale al Teatro Metastasio Stabile della Toscana di Prato da mercoledì 14 a domenica 18 aprile 2004. Questa messa in scena della piece di Bertolt Brecht prodotta da Emilia Romagna Teatro Fondazione (scene Francesco Calcagnini, costumi Marion D’Amburgo, luci Roberto Innocenti) è ambientata in una sorta di ospedale-obitorio, che assomiglia un poco a una macelleria. Due donne, Antigone e Ismene, entrano in questo luogo per rubare il corpo del fratello, per portarlo via e seppellirlo. I letti sono occupati da cadaveri; c’è una guerra, una delle tante, una di quelle a cui ci ha abituato il secolo scorso o forse quella in Irak. Quello che importa è rispettare e rinnovare l’intuizione brechtiana della guerra come scellerato atto distruttivo. Ecco allora che i corpi dei cadaveri della macelleria – obitorio riprendono vita e danno luogo al coro, mentre la figura di Creonte, viene resa truce e pensosa, come un macellaio metafisico, un politico angosciato. Che (sospeso a mezz'aria) domina sui morti e sui vivi.
la Compagnia Lombardi - Tiezzi e Cesare Mazzonis (traduzione) affrontano un vero e proprio rifacimento del testo di Sofocle e nel nuovo allestimento vengono soppresse alcune parti e alcuni personaggi della tragedia antica. La storia di Antigone che si rivolta contro le spietate leggi umane per affermare le leggi divine diviene la base per un dramma didattico che lo spettatore è indotto a cogliere con la ragione, prima che con l' emozione.
Il mito classico si tinge di contemporaneo, accarezza temi universali, aprendo in qualche modo più di un obiettivo sulla nostra epoca. E anche in questa chiave vengono riproposti il ribellismo giovanile, la dialettica serrata del potere, il rapporto fra stato e famiglia. In simbiosi con la filosofia brechtiana. L’Antigone ha avuto rare apparizioni sceniche: la più importante è sicuramente quella del Living Theatre che, sul finire degli anni' 60, fondò sull'elaborazione scenica di questo testo la sua poetica teatrale e ideologica

Voto 8 

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