Teatro Studio di Scandicci, Diversamente Parlando, stagione 2007
Scena Verticale, Dissonorata, 2007
Motus, Rumore rosa, 2007
Studio Su Medea, regia di Antonio Latella, 2007, presentazione
Studio Su Medea, regia di Antonio Latella, 2007, recensione
Gogmagog & The Playground, The Restaurant of Many Orders, 2007, presentazione
Gogmagog & The Playground, Ristorante dai tanti ordini, 2007, recensione
Giampiero Cicciò, Giovanna d’Arco di Borgo vecchio, di Gianni Guardigli, 2007
Compagnia Krypton, Picchì mi guardi si tu si masculu, 2007
Egumteatro, L’omossessuale o la difficolta’ di esprimersi, 2006
Tre capitoli per sondare la sintesi della storia di Medea e
aprire in bellezza apre la stagione e il cartellone del Teatro Studio di
Scandicci con la prima Regia D’assalto. Quella di Antonio
Latella, che con Studio Su Medea, propone una drammaturgia di corpi nudi. Studio su Medea
focalizza l’interesse su alcuni temi che il grande testo di
Euripide sollecita sin dall’antichità. Il mito viene utilizzato come
imprescindibile punto di partenza per una libera e personale interpretazione
del regista.
Il primo capitolo, Medea & Giasone (Al Teatro Studio di
Scandicci venerdì 12 gennaio 2007 alle 21,15) mette in scena l’incontro scontro
tra questi due corpi e le loro storie, sintesi del mito Medea, così
come ci è stato tramandato: una donna, soprattutto una madre, che si ribella
agli stereotipi nei quali l'uomo la vuole ingabbiare. Nel secondo capitolo, Medea
& figli (al Teatro Studio di Scandicci sabato 13 gennaio sempre alle 21,15),
ispirato alla Medea del drammaturgo tedesco Jhann, l’attenzione è focalizzata
sulla metamorfosi del personaggio che da donna amata-amante si trasforma in
madre-matricida. L’ascesa di Medea allo stato di Dea e la nuova condizione in
cui viene a trovarsi Giasone, essere terreno senza possibilità di trascendere,
è materia del terzo capitolo, Medea dea
che si muove tra ciò che resta dopo la distruzione di una famiglia.
L’innalzarsi di Medea al livello di un Dio, rende di riflesso partecipi di uno
scacco, una divergenza, un cortocircuito che sempre separa tutto ciò che
appartiene al divino dalle vicende di ogni giorno. Domenica 14 gennaio 2007 al
Teatro Studio viene proposta l’intera Trilogia, partendo alle 18 con il
Capitolo I, alle 19,35 col Capitolo II e alle ore 21 Medea dea)
Lo spettacolo, che è una coproduzione Teatro Stabile dell’Umbria,
Totales Theater International e Festival
delle Colline Torinesi, vede protagonista performer, acrobata e danzatrice tedesca
Nicole
Kehrberger. Lo studio è iniziato nell’inverno 2004, a Berlino, dapprima
solo su un piano speculativo, poi, insieme a Nicole
Kehrberger, la ricerca ha cominciato a prendere corpo. Suddiviso in tre
capitoli, ciascuno potenzialmente autonomo.
Na veniamo a qualche notizia sul regista: Antonio Latella,
nato a Castellammare di Stabia nel 1967, frequenta la scuola del Teatro Stabile
di Torino diretta da Franco Passatore e, a Firenze, la Bottega Teatrale
diretta da Vittorio Gassman. Dal 1986 lavora come attore con Pagliaro, Ronconi,
Patroni Griffi, Gassman, Castri, de Capitani, Sixty, Bruni, Però. Nel 1998
passa alla regia teatrale esplorando particolarmente alcuni autori: Shakespeare
(Otello, Macbeth, Romeo e Giulietta, Amleto, Riccardo III, La dodicesima notte,
La tempesta, La bisbetica domata), Genet (Stretta sorveglianza, I Negri, Querelle)
e Pasolini (Pilade, Porcile, Bestia da stile). Nel 2001 riceve il “Premio
speciale UBU” per il progetto Shakespeare ed oltre, il premio “Luca Coppola e
Giancarlo Prati” e il “Girulà” per la migliore drammaturgia per I Negri; nel
2004 il “Premio Vittorio Gassman” come miglior artista dell’anno e quello
“Teatro il Primo” per la miglior produzione con lo spettacolo Porcile, nel 2006
il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per il miglior
spettacolo dell’anno con La cena de le ceneri.
Voto
7