partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


Francesca Reggiani
Doc – donne di origine controllata
David Larible
Il clown dei clown
Carlo Monni
Il ricordo di Scanner
Tim Crouch
I, Malvolio
Monica Guerritore è Oriana Fallaci
In Mi chiedete di parlare
Franca Valeri
Non Tutto è risolto
Franco Branciaroli
Don Chisciotte
Jan Lauwers
Scanner per Diario Di Bardo
Francesco Randazzo
Por el bien de todos
Bekim Fehmiu
Ulisse ha lasciato le Porte di Ercole per sempre

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  29/03/2024 - 11:16

 

  home>live > personaggi

Scanner - live
 


Pep Bou
Il mago delle bolle di sapone
International Visual Theatre 2007
Dall’8 al 10 febbraio 2007 al Teatro di Rifredi

 




                     di Tommaso Chimenti


Le bolle di sapone sono ecologiste, non violente e divertono. Tutti. Come si diceva una volta: per grandi e piccini. Nei cortei anti Vietman si cantava di mettere un fiore nei cannoni, adesso il catalano Pep Bou (a Rifredi fino al 10 con doppia replica alle 16.30 ed alle 21) implora di gettare dagli aerei bolle di sapone invece che bombe. Pep, che sul palco brinda e festeggia ai suoi venti anni di bolle, è un alchimista che toccando un liquido stregato riesce a dargli forma e vita. Soffia dentro un tubo-flauto come il pifferaio magico o l’incantatore di serpenti, domatore di nuvole. La scena è un laboratorio chimico per esperimenti. Fragilità e perfezione, fallibilità e bellezza: “Mi piacciono le bolle di sapone, e mi piacciono perché alla fine scoppiano”. Come a dire che il gioco è bello finché dura poco. Ci sono bollicine che rimbalzano a terra senza esplodere ed altre con le quali l’artigiano Mastro Lindo- Pep ci palleggia come fosse Ronaldinho (l’artista è barceloneta), adesso altre unite sembrano un bruco o formano un nugolo come fosse caviale aiutato da una racchetta da tennis. Bou usa molto l’espediente del fumo della sigaretta, altrimenti non vedremmo il volume dentro la bolla, ma essendo uno spettacolo essenzialmente per bambini non è molto didattico. Per situazioni analoghe, concerti o piece teatrali, in Scozia o Australia ad esempio, multano pop star e divi del palco. L’aiutante, alquanto inutile, sembra uscito dalla sit com dei Jefferson. La lastra di sapone che Pep issa diventa uno specchio deformante da tunnel degli orrori, o una radiografia dove piroettano bollicine danzatrici in punta di piedi. Nascono così dalle sue mani cellule e molecole e atomi. Una sorta di scienziato matto un po’ David Copperfield. Ogni scoppio è un aborto ma Pep non si danna e riprova placido. Le costruzioni fragili, contraddizione in termini, si muovono e si contorcono ai suoi voleri, traballano come gelatine. Splendidi i suoi prisma perfetti con cubo di nicotina al centro, diabolico con l’aerografo vaporizzatore dentro la vasca saponata, oppure quando, con telo da torero, si chiude dentro tende canadesi di sapone, come tartaruga o chiocciola dentro un gusto lieve come il sogno.

Aggiunta replica sabato 10 febbraio 2007 alle 16,30

Giovedi' 8 febbraio alle ore 21.00 il prof. Enrico Giusti terrà una breve introduzione allo spettacolo sul tema "La matematica delle bolle di sapone"

Voto 7 ½ 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner