Un uomo è seduto sulla banchina di una metropolitana, a New York. È vecchio. Vestito di stracci. È Onìsio, uomo e dio. Prende la parola e scioglie il racconto della sua vita. In una notte, su una banchina anonima, Onìsio
l'accattone, dal viso di fango, Onìsio l'assetato fa sentire di nuovo la sua
voce e ricorda agli uomini che ancora esiste.
Ecco in estrema sintesi la sinossi dell’Onìsio furioso di Laurent Gaudé,
lo spettacolo che rinnova la collaborazione fra Teatro Studio Krypton e il
festival di teatro francese Face à Face. Giunto alla sesta edizione, Face à Face parole di Francia per scene di Italia 2012 è il festival che attraversa da gennaio a giugno tutta la penisola, proponendo nei teatri di 14 città drammaturgia francofona. Quest’anno si spazia da Jean–Luc Lagarce a Wajdi Mouawad, da Koltes a Tanguy.
L’iniziativa, che è promossa dall'Ambasciata di Francia in Italia, da Institut français Italia e da Istituto francese di Firenze vede in scena, come dicevamo il 21 aprile 2012 al al Teatro Studio di Scandicci un testo di Laurent
Gaudé, Onìsio Furioso, tradotto da Simona Polvani (con il contributo dell'Association
Beaumarchais/SACD per la traduzione). Il risultato è una mise en espace a cura di Giancarlo Cauteruccio, interpretata da Fulvio Cauteruccio.
Laurent Gaudé, drammaturgo e romanziere parigino, pluripremiato (tra tutti, due premi Goncourt per la narrativa), scrive questo primo testo teatrale a venticinque anni. Onìsio Furioso
sarà in seguito messo in scena da Yannis Kokkos per il Théatre National di Strasburgo.
L’autore continua con questo monologo l’esplorazione del mito, tagliando la
carne viva dell'immaginario con parole affilate e impetuose. L'intimo così si scopre, fragile e vivo.
Voto
8
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