Il Teatro del Maggio riannoda il filo della memoria, rendendo omaggio alla sua storia e
alla tradizione del corpo di ballo, ricordando due figure importanti che hanno
segnato la storia della compagnia e hanno lasciato un vivo ricordo e tanta
nostalgia. Il Corpo di Ballo rende omaggio a due suoi maestri, Evgheni Polyakov, di cui ricorre il decennale della scomparsa (di cui si è parlato anche
nel corso della giornata di studi a cura di Silvia Poletti e Giovanni Vitali, coordinamento Leonetta Bentivoglio al Piccolo Teatro Comunale di Firenze mercoledì
18 ottobre 2006) e Aurelio
Milloss,
ricordato già quest’anno nel centenario della nascita, coreografo di
riferimento per il ballo fiorentino fin dagli anni Trenta: lo straordinario
coreografo e regista a Firenze firmò infatti in trentacinque anni di
collaborazione più di ottanta spettacoli di danza, d'opera e di
prosa fra il 1939 e il 1974.
Al Maestro ungherese è stata
dedicata una nuova creazione di Virgilio Sieni, ”Dialoghi sulla Deposizione”, che affianca due capolavori entrati
nella storia della danza come “Il mandarino meraviglioso” e “Estri”.
L’omaggio a Milloss, in programma al Teatro Goldoni di Firenze il 21, 22, 25, 27 e 28 febbraio 2007 e l’1 e il 3 Marzo 2007 alle 20.30 e sabato 24 febbraio alle 15.30 è
così composta: “Estri”, con la coreografia di Aurel Milloss e la musica di Goffredo Detrassi, “Il Mandarino Meraviglioso”,
con la coreografia di Aurel Milloss e la
musica Bela Bartok, la nuova creazione “Dialoghi sulla Deposizione”, con la coreografia di
Virgilio Sieni e la composizione di Stefano Scodanibbio
originale eseguita dal vivo. Interprete della contemporaneità del secolo scorso Milloss, autore contemporaneo oggi, Sieni. L'Omaggio assume così i tratti di una ricognizione non solo storicizzata dell'espressionismo e dell'espressività, unito da quella pietas che nello scandaloso dramma coreografico del '42 consente finalmente l'epilogo all'innaturale immortalità
del Mandarino ideata da Bartok, e passando dall'astrattezza del ben più tardo "Estri" (1968), giunge a rappresentare per Sieni le tante
deposizioni pittoriche, dal Beato Angelico a Filippino
Lippi, da Tintoretto al Rosso
Fiorentino, che
idealmente scaturiscono da quella magnifica di Jacopo
Pontormo. "Il
mandarino meraviglioso" (o per meglio dire "miracoloso", in senso sovrannaturale)
viene riproposto nella versione che, esattamente venti
anni fa, ne diedero con grandissimo successo ed impatto sul pubblico Marga
Nativo, a lungo prima ballerina etoile del Teatro fiorentino ed ora affermata
artista e didatta indipendente, e Giancarlo Vantaggio: ora gli interpreti
principali ne saranno Umberto De Luca in alternanza con Bruno Milo, e Sabrina
Vitangeli alternata ad Antonella Cerreto, mentre le scene e i costumi costituiscono
un ulteriore omaggio ad un altro grande artista appena scomparso, Emanuele
Luzzati, capace di vestire i sogni della scena.
"Dialoghi sulla deposizione" è realizzato in collaborazione con CANGO Cantieri Goldonetta.
Sempre in questa stagione,
come dicevamo c’è stato un sentito omaggio di maggio Danza a Evgheni Polyakov. Lo spettacolo dedicato a Genia, dal 18 al 24
ottobre 2006 al Teatro Goldoni, oltre a due classici come “Giselle” e la creazione del suo commiato, cioè “La Ronde”, ha avuto come protagonista
chi con Polyakov ha lavorato. Cinque ballerini di Maggiodanza si sono proposti
alla ribalta come coreografi e hanno dedicato altrettante creazioni al maestro.
Cinque nuove creazioni molto diverse fra loro, ma ricche di
spunti e intensità. Il gruppo Arbus ha
presentato Rothbart, dedicato alle suggestioni del
balletto classico di Polyakov. Massimo Polizzy Carbonelli, con Dinamiche Distorte
(di cui cura anche la parte musicale) ha sottolineato una sorta di cammino
professionale in continuo cambio di dinamiche, mentre Leone Barilli con Tra di
noi ha portato in scena tre generazioni di ballerini (8 ballerini fra i 20 e i
46 anni), alternando improvvisazioni a
struttura e evocando il tema della mancanza, della perdita, attraverso le
suggestioni di uno spazio vuoto. Intensi anche l’intervento di
Antonio Colandrea, che con Cu' mmè... pe' sempe ha unito il ricordo del maestro a quello di una
canzone condivisa (Cu' mmè di Enzo Gragnaniello) e di Massimo Andaloro che con ...Genia
ha riscoperto le trame di Concerto Barocco. Come balletto natalizio, dal 20 al
30 dicembre 2006 al Teatro Comunale è andato in scena l’indimenticabile “Coppelia”, sempre di Polyakov, con la presenza di Eleonora
Abbagnato.
Voto
8