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Omaggio a Aurel Milloss
Nel centenario della nascita
Dopo l’omaggio a Evgheni Polyakov nel 2006, Maggiodanza celebra il Maestro ungherese con una nuova creazione di Virgilio Sieni, Dialoghi sulla Deposizione e due capolavori della storia della danza, Il mandarino meraviglioso e Estri
Al Teatro Goldoni di Firenze il 21, 22, 25, 27 e 28 febbraio 2007 e l’1 e il 3 Marzo 2007 alle 20.30 e sabato 24 febbraio alle 15.30

 




                     di Giovanni Ballerini


Il Teatro del Maggio riannoda il filo della memoria, rendendo omaggio alla sua storia e alla tradizione del corpo di ballo, ricordando due figure importanti che hanno segnato la storia della compagnia e hanno lasciato un vivo ricordo e tanta nostalgia. Il Corpo di Ballo rende omaggio a due suoi maestri, Evgheni Polyakov, di cui ricorre il decennale della scomparsa (di cui si è parlato anche nel corso della giornata di studi a cura di Silvia Poletti e Giovanni Vitali, coordinamento Leonetta Bentivoglio al Piccolo Teatro Comunale di Firenze mercoledì 18 ottobre 2006) e Aurelio Milloss, ricordato già quest’anno nel centenario della nascita, coreografo di riferimento per il ballo fiorentino fin dagli anni Trenta: lo straordinario coreografo e regista a Firenze firmò infatti in trentacinque anni di collaborazione più di ottanta   spettacoli di danza, d'opera e di prosa fra il 1939  e il 1974. 

Al Maestro ungherese è stata dedicata una nuova creazione di Virgilio Sieni, ”Dialoghi sulla Deposizione”, che affianca due capolavori entrati nella storia della danza come “Il mandarino meraviglioso” e “Estri”.

L’omaggio a Milloss, in programma al Teatro Goldoni di Firenze il 21, 22, 25, 27 e 28 febbraio 2007 e l’1 e il 3 Marzo 2007 alle 20.30 e sabato 24 febbraio alle 15.30 è così composta: “Estri”, con la coreografia di Aurel Milloss e la musica di Goffredo Detrassi, “Il Mandarino Meraviglioso”, con la  coreografia di Aurel Milloss e la musica Bela Bartok, la nuova creazione “Dialoghi sulla Deposizione”, con la coreografia di Virgilio Sieni e la composizione di Stefano Scodanibbio originale eseguita dal vivo. Interprete della contemporaneità del secolo scorso Milloss, autore contemporaneo oggi, Sieni. L'Omaggio assume così i tratti di una ricognizione non solo storicizzata dell'espressionismo e dell'espressività, unito da quella pietas che nello scandaloso dramma coreografico del '42 consente finalmente l'epilogo all'innaturale immortalità del Mandarino ideata da Bartok, e passando dall'astrattezza del ben più tardo "Estri" (1968), giunge a rappresentare per Sieni le tante deposizioni  pittoriche, dal Beato Angelico a Filippino Lippi, da Tintoretto al Rosso Fiorentino, che idealmente scaturiscono da quella magnifica di Jacopo Pontormo. "Il mandarino meraviglioso" (o per meglio dire "miracoloso", in senso sovrannaturale) viene riproposto nella versione che, esattamente venti anni fa, ne diedero con grandissimo successo ed impatto sul pubblico Marga Nativo, a lungo prima ballerina etoile del Teatro fiorentino ed ora affermata artista e didatta indipendente, e Giancarlo Vantaggio: ora gli interpreti principali ne saranno Umberto De Luca in alternanza con Bruno Milo, e Sabrina Vitangeli alternata ad Antonella Cerreto, mentre le scene e i costumi costituiscono un ulteriore omaggio ad un altro grande artista appena scomparso, Emanuele Luzzati, capace di vestire i sogni della scena.
"Dialoghi sulla deposizione" è realizzato in collaborazione con CANGO Cantieri Goldonetta.

Sempre in questa stagione, come dicevamo c’è stato un sentito omaggio di maggio Danza a Evgheni Polyakov. Lo spettacolo dedicato a Genia, dal 18 al 24 ottobre 2006 al Teatro Goldoni, oltre a due classici come “Giselle” e la creazione del suo commiato, cioè “La Ronde”, ha avuto come protagonista chi con Polyakov ha lavorato. Cinque ballerini di Maggiodanza si sono proposti alla ribalta come coreografi e hanno dedicato altrettante creazioni al maestro. Cinque nuove creazioni molto diverse fra loro, ma ricche di spunti e intensità. Il gruppo Arbus ha presentato Rothbart, dedicato alle suggestioni del balletto classico di Polyakov. Massimo Polizzy Carbonelli, con Dinamiche Distorte (di cui cura anche la parte musicale) ha sottolineato una sorta di cammino professionale in continuo cambio di dinamiche, mentre Leone Barilli con Tra di noi ha portato in scena tre generazioni di ballerini (8 ballerini fra i 20 e i 46 anni), alternando improvvisazioni a struttura e evocando il tema della mancanza, della perdita, attraverso le suggestioni di uno spazio vuoto. Intensi anche l’intervento di Antonio Colandrea, che con Cu' mmè... pe' sempe ha unito il ricordo del maestro a quello di una canzone condivisa (Cu' mmè di Enzo Gragnaniello) e di Massimo Andaloro che con ...Genia ha riscoperto le trame di Concerto Barocco. Come balletto natalizio, dal 20 al 30 dicembre 2006 al Teatro Comunale è andato in scena l’indimenticabile “Coppelia”, sempre di Polyakov, con la presenza di Eleonora Abbagnato.

Voto 8 

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