Teatro Studio di Scandicci, Diversamente Parlando, stagione 2007
Scena Verticale, Dissonorata, 2007
Motus, Rumore rosa, 2007
Studio Su Medea, regia di Antonio Latella, 2007, presentazione
Studio Su Medea, regia di Antonio Latella, 2007, recensione
Gogmagog & The Playground, The Restaurant of Many Orders, 2007, presentazione
Gogmagog & The Playground, Ristorante dai tanti ordini, 2007, recensione
Giampiero Cicciò, Giovanna d’Arco di Borgo vecchio, di Gianni Guardigli, 2007
Compagnia Krypton, Picchì mi guardi si tu si masculu, 2007
Egumteatro, L’omossessuale o la difficolta’ di esprimersi, 2006
Mischiando le
creatività il teatro trova nuova linfa, si rinnova. E’ il caso di The
Restaurant of Many Orders, lo
spettacolo che il giovane regista inglese, Sam Trubridge, porta in scena in
prima nazionale al Teatro Studio di Scandicci. Questa produzione, ispirata a “The restaurant
of many orders di Kenji Miyazawa, nasce dalla
collaborazione artistica tra la compagnia fiorentina Gogmagog e la compagnia
neozelandese The Playground NZ ltd.
Il risultato è
uno spettacolo non solo da vedere ma anche da odorare, toccare e sentire. “The
restaurant of many orders”, con la regia di Sam Trubridge, la
traduzione e l’assistenza alla regia di Alessio Romani, la coreografia Dorit
Schwartz e Tracy Zanelli e le musiche originali di Bevan Smith e Andrew Thomas,
combina teatro, danza, scenografia, musica e arte culinaria per raccontare una
tragicomica storia di fame ed inganno.
Il regista Sam
Trubridge, dopo aver messo in scena lo spettacolo a Londra al Sadler’s Wells Theatre nel 2004 e al
Te Whaea di Wellington
nel 2005, ne cura a Scandicci una edizione totalmente inedita, avvalendosi di
un cast composto dai due attori Carlo Salvador e Tommaso Taddei e dalle
danzatrici Dorit Schwartz, israeliana e Tracy Zanelli, inglese. Lo spettacolo
assume forme e significati diversi a seconda dello specifico contesto culturale
di ogni nazione, città, spazio. Seduti a tavola ad un passo dall’azione, gli
spettatori sono parte integrante della scena, coinvolti in un teatro dove
ognuno è responsabile e i riferimenti a crisi storiche e contemporanee li
rendono testimoni di eventi al di là della performance. Un teatro di contenuti
ma anche di materiali: carne nuda e cruda, superfici solide e ruvide, pacchi di
resti viscidi e sanguinosi che riducono lo statuto del corpo a semplice
alimento o perfino rifiuto.
Nato in
Inghilterra (Haltwhistle - Northumberland), Sam Trubridge è cresciuto su una
barca a vela e approdato in Nuova Zelanda navigando le acque dell’Atlantico e
del Pacifico. Dalla sua esperienza giovanile deriva anche il profondo interesse
per lingue e culture diverse che emerge dalle tematiche dei suoi lavori teatrali
e dalla sua recente collaborazione con la compagnia italiana Gogmagog per la
regia e produzione al Teatro Studio di Scandicci dello spettacolo The Restaurant of Many Orders ispirato ad un breve racconto
dell’autore giapponese Kenji Miyazawa e selezionato anche per il Quadriennale
2007 di Praga. Sam ha studiato Theatre Design all’istituto d’arte Slade di
Londra e ha recentemente completato un Master in Performance Design con una
tesi intitolata 1:1 (Manifestoes for a Theatre of Matter) all’Università Massey
di Wellington, dove adesso insegna. Sam impiega vari media (teatro, video,
radio, arti visive) per esplorare lo spazio e il corpo ed investigare questioni
culturali contemporanee.
Voto
7 ½