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Gogmagog & The Playground
The Restaurant of Many Orders
Ispirato a “The restaurant of many orders” di K.Miyazawa, regia e design Sam Trubridge, con Carlo Salvador, Dorit Schwartz, Tommaso Taddei, Tracy Zanelli, produzione, traduzione e assistenza alla regia Alessio Romani, coreografia Dorit Schwartz e Tracy Zanelli, musiche originali Bevan Smith e Andrew Thomas, tecnico delle luci e del suono Marco Falai
Mercoledì 17 e giovedì 18 gennaio ore 21,15 Teatro Studio di Scandicci

 




                     di Giovanni Ballerini


Teatro Studio di Scandicci, Diversamente Parlando, stagione 2007
Scena Verticale, Dissonorata, 2007
Motus, Rumore rosa, 2007
Studio Su Medea, regia di Antonio Latella, 2007, presentazione
Studio Su Medea, regia di Antonio Latella, 2007, recensione
Gogmagog & The Playground, The Restaurant of Many Orders, 2007, presentazione
Gogmagog & The Playground, Ristorante dai tanti ordini, 2007, recensione
Giampiero Cicciò, Giovanna d’Arco di Borgo vecchio, di Gianni Guardigli, 2007
Compagnia Krypton, Picchì mi guardi si tu si masculu, 2007
Egumteatro, L’omossessuale o la difficolta’ di esprimersi, 2006


Mischiando le creatività il teatro trova nuova linfa, si rinnova. E’ il caso di The Restaurant of Many Orders, lo spettacolo che il giovane regista inglese, Sam Trubridge, porta in scena in prima nazionale al Teatro Studio di Scandicci. Questa produzione, ispirata a “The restaurant of many orders di Kenji Miyazawa, nasce dalla collaborazione artistica tra la compagnia fiorentina Gogmagog e la compagnia neozelandese The Playground NZ ltd.

Il risultato è uno spettacolo non solo da vedere ma anche da odorare, toccare e sentire. “The restaurant of many orders”, con la regia di Sam Trubridge, la traduzione e l’assistenza alla regia di Alessio Romani, la coreografia Dorit Schwartz e Tracy Zanelli e le musiche originali di Bevan Smith e Andrew Thomas, combina teatro, danza, scenografia, musica e arte culinaria per raccontare una tragicomica storia di fame ed inganno.

Il regista Sam Trubridge, dopo aver messo in scena lo spettacolo a Londra al Sadler’s Wells Theatre nel 2004 e al Te Whaea di Wellington nel 2005, ne cura a Scandicci una edizione totalmente inedita, avvalendosi di un cast composto dai due attori Carlo Salvador e Tommaso Taddei e dalle danzatrici Dorit Schwartz, israeliana e Tracy Zanelli, inglese. Lo spettacolo assume forme e significati diversi a seconda dello specifico contesto culturale di ogni nazione, città, spazio. Seduti a tavola ad un passo dall’azione, gli spettatori sono parte integrante della scena, coinvolti in un teatro dove ognuno è responsabile e i riferimenti a crisi storiche e contemporanee li rendono testimoni di eventi al di là della performance. Un teatro di contenuti ma anche di materiali: carne nuda e cruda, superfici solide e ruvide, pacchi di resti viscidi e sanguinosi che riducono lo statuto del corpo a semplice alimento o perfino rifiuto.

Nato in Inghilterra (Haltwhistle - Northumberland), Sam Trubridge è cresciuto su una barca a vela e approdato in Nuova Zelanda navigando le acque dell’Atlantico e del Pacifico. Dalla sua esperienza giovanile deriva anche il profondo interesse per lingue e culture diverse che emerge dalle tematiche dei suoi lavori teatrali e dalla sua recente collaborazione con la compagnia italiana Gogmagog per la regia e produzione al Teatro Studio di Scandicci dello spettacolo The Restaurant of Many Orders ispirato ad un breve racconto dell’autore giapponese Kenji Miyazawa e selezionato anche per il Quadriennale 2007 di Praga. Sam ha studiato Theatre Design all’istituto d’arte Slade di Londra e ha recentemente completato un Master in Performance Design con una tesi intitolata 1:1 (Manifestoes for a Theatre of Matter) all’Università Massey di Wellington, dove adesso insegna. Sam impiega vari media (teatro, video, radio, arti visive) per esplorare lo spazio e il corpo ed investigare questioni culturali contemporanee.

Voto 7 ½ 

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