Progetto Satyricon : i cinque Capitoli al Piccolo, Milano, 2012
Progetto Satyricon : i cinque Capitoli al Vascello, Roma, 2012
Progetto Satyricon : recensione La cena del nulla, 2011
Progetto Satyricon : presentazione La cena del nulla, 2011
Progetto Satyricon : recensione Nell’anno di grazia post naufragium, 2010
Progetto Satyricon : recensione tra scuola e bordello e Quartilla, 2010
Progetto Satyricon : presentazione tra scuola e bordello e Quartilla, 2010
Compagnia Progetto Satyricon : La pinacoteca di Eumolpo, 2009
Progetto Satyricon : Materiali per un Satyricon Contemporaneo, 2009
Progetto Satyricon : La pinacoteca teatrale (1999-2009, 2010)
Scanner intervista Massimo Verdastro, 2010
La pinacoteca teatrale (1999-2009) è un percorso per testi e immagini realizzato per attraversare di slancio 10 anni di teatro, per
storicizzare i tanti progetti che la Compagnia Verdastro
della Monica ha realizzato dal 1999 al 2009 sempre con il sorriso sulle labbra, con quella intensità, con quella gioia creativa e quell’entusiasmo che ha sempre contraddistinto il percorso artistico della cantante
Francesca della Monica
e dell’attore e regista
Massimo Verdastro.
Non si tratta del solito curriculum stampato, ma di un libro che avvince e
stupisce, se ci si lascia rapire dai 1000 rivoli creativi che la compagnia ha
attraversato, stigmatizzando e dilatando il proprio approccio creativo. Il
risultato non è insomma una scatola vuota, che è stata riempita di notizie e
aneddoti sulla compagnia realizzato per gli addetti ai lavori, ma un viaggio
che fa riflettere sul senso e sull’urgenza della creatività. E sulla scommessa
che questo rappresenta ancora oggi.
Non a caso il libro inizia (la copertina) e finisce con il progetto Satyricon che,
nella sua naturale evoluzione traccia una via di collaborazione fra
drammaturghi contemporanei (Antonio Tarantino, Marco Palladini, Lina Prosa, Letizia Russo, Luca Scarlini, Stefano Massini) per rileggere (e declinare) con una serie di spettacoli liberamente ispirati al “Satyricon” di Petronio Arbitro, il contesto teatrale contemporaneo. Il primo capitolo di questa saga teatrale (il progetto è dedicato a una rilettura
articolata del Satyricon), si chiama La Pinacoteca di Eumolpo
ed è stato presentato nel corso del festival Fabbrica Europa 2009.
La Compagnia Verdastro della Monica è stata fondata a Firenze nel 1999. Parallelamente alla realizzazione di spettacoli, la Compagnia svolge attività didattica e
formativa. Nel corso di questi anni Massimo Verdastro e Francesca della Monica
hanno portato in scena diversi spettacoli segnando l’incontro con autori quali:
Wilde, Joyce, Pound, Cage, Gennaro, Gadda, Tarantino, Petronio. Alcuni titoli: De Profundis – Una ballata per Oscar Wilde, Molly B e le rose di Gibilterra, Cantos, SuperElioGabbaret – bestiario romano, Eros e Priapo, Nel vostro fiato son le mie parole, The Last Days of Inhumanity, A Flowers, I racconti del Mandala, Progetto Satyricon.
Ma torniamo a questo volume edito da Titivillus e curato da Massimo Verdastro con la collaborazione di Olga Macaluso e Mascha Bom, che documenta
dieci anni di intenso lavoro fra teatro, musica e scrittura. Da sottolineare,
oltre alla presentazione di Luca Scarlini, tante testimonianze e articoli di scrittori, studiosi e critici. In primo piano una formidabile galleria di immagini che svela, più di tante parole, l’anima gaia e piena di verve di questa
singolare esperienza teatrale e umana. La compagnia Verdastro della Monica è nata, ci fa capire il libro, da un dialogo serrato
(e ricco di spunti) fra Massimo e Francesca, ma anche fra loro due e tanti
altri protagonisti della scena teatrale contemporanea. Da questa voglia di
interagire, di mettersi in gioco in varie direzioni nasce una storia creativa
che merita attenzione. Questo libro, non ne dubitiamo, è insomma solo il primo
capitolo di un’esperienza in progress. Accende i riflettori su una compagnia
che ha le carte in regola per scrivere capitoli importanti nel nostro
teatro, che ha il pregio di lavorare in collaborazione con tutte le menti illuminate che sentono l’esigenza di
riflettere e mettere in discussione la noia di tanta scena contemporanea.
Voto
8