Il paradiso degli orchi (non ha al momento un indirizzo attivo sul web) è considerata una delle riviste più importanti negli anni novanta, che in poco tempo è riuscita a crearsi un suo percorso di tutto prestigio, diventando una testata di una certa importanza. Dall'inizio, cioè nel 1992, Paradiso degli orchi usciva come una fanzine in formato A4 fotocopiato, invece dal numero 12 del 1995 arriva il formato definitivo, stampato su carta lucida e con una impostazione grafica nuova e accattivante, che con gli anni ha dato sempre più spazio a immagini fotografiche e a disegni. Lo spunto iniziale della rivista era rivolto verso la letteratura di stampo fantascientifico, che con il tempo è andata svanendo, per lasciare il posto ai racconti di vario genere. Le pagine della testata sono dedicate alla narrativa di autori inediti, poi raccoglie racconti dei redattori e di scrittori affermati come: Giampiero Rigosi, Nicoletta Vallorani, Marcello Fois. Negli ultimi numeri, vengono pubblicati traduzioni di testi originali di autori stranieri di indubbia fama. Paradiso degli orchi ha un angolo apposito per le interviste agli scrittori editi o a interventi saggistici sulla narrativa italiana. Le ultime pagine, ha una sezione ampiamente ricca di recensioni sulle novità della narrativa e saggistica, con un'attenzione particolare per i testi editi dalle piccole case editrici, difficilmente reperibili in libreria. La rivista ha una periodicità trimestrale, con un prezzo accessibile; per averla bisogna contattare la testata all'indirizzo di via della stazione di Colle Mattia 75, 00132 Roma, tel 0620608117 - e.mail aronci@hurricane.it. Un'opportunità da non perdere, per chi ama la narrativa alternativa.
Voto
8
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