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Compagnia delle Seggiole
Il mistero delle falene morte
Continuano i radiogialli di Ellery Queen
Invito a cena con delitto il 20 ottobre 2006 al Ristorante “Tre corone” di Signa

 




                     di Tommaso Chimenti


Radiodramma, Il mistero delle falene morte, 2006
Radiodramma, L’uomo che raddoppiava i diamanti, 2005


Tranquilli, non vi diremo chi è l’assassino, non vi sciuperemo il finale della cena con il morto più cool di Firenze e dintorni. Se non ci siete mai stati è la volta buona per farci un salto. Un traguardo importante per la Compagnia delle Seggiole. Gli inventori del Radio Giallo fiorentino, o meglio della riproposizione in chiave moderna nel capoluogo toscano e dintorni, hanno raggiunto la cinquantesima replica delle loro performance a metà strada tra radio, racconto letterario in prosa, e teatro. Fabio Baronti ed i suoi, le Seggiole appunto (Marcello Allegrini, Fabio Baronti, Francesco Bartoletti, Sandra Bonciani, Marco Castagnoli, Massimo Manconi, Silvia Vettori), si sono esibiti in molti locali fiorentini abbinando una cena succulenta, con delitto annesso, ad un’ottima gastronomia locale: da Baccus all’Uovo di Colombo a Vaglia, dall’Anastasia a Mosciano alla Nana Muta, il Relais Certosa, il Sotto Sotto di Bagno a Ripoli, dalla Terrazza Brunelleschi dell’Hotel Baglioni, a puntate fuori porta come il Garden di Siena, il Castello della Scala di Terni, le Grotte d’Arno a Montespertoli, al Pin Rose di Arezzo, all’Uccelliera di Pisa, le Stanze Ulivieri di Montevarchi, addirittura un invito al prestigioso “Noir Festival” di Courmayeur. Sempre, ad ogni latitudine, con enorme successo. Per la cinquantesima replica, in soli due anni, le Seggiole saranno, il 20 e 27 ottobre, il 3, 10, 17, 24 novembre, e primo dicembre al “Tre Corone” di Signa (Via di Castelletti 7, 055.8735280, 348.6046839; 40 euro). Quattro le produzioni che hanno in archivio, tutte rigorosamente con Ellery Queen come protagonista: “L’uomo che raddoppiava i diamanti”, “L’indizio invisibile”, “La scomparsa di James Phillimore” e “Il mistero delle falene morte”. Proprio quest’ultimo sarà l’oggetto dell’ascolto e della suspense per gli avventori-spettatori che tra una portata e l’altra saranno invitati a scovare gli indizi, il movente e l’assassino. Chi indovina, nel minor tempo possibile, riceve una cena in premio. Sirene, buio in sala. Un vecchio microfono, di quelli con la montatura rotonda in metallo, luci soffuse. Si aprono i microfoni. Uomini in nero con cravatta d’ordinanza gialla. Suspense. La parte più divertente è la lettura delle motivazioni dei moventi dei possibili assassini indicati dai partecipanti. C’è chi ha scritto che l’assassino era “l’uccellino di Del Piero”, chi “Luciano Moggi”. Un rumorista, il bravissimo Vanni Cassori, dietro le loro spalle, aziona dal vivo tutti i segreti del mestiere per rendere ancora più veritiero ed efficace il racconto in presa diretta. I passi sul prato ricreati con la carta da pacchi, la pioggia con i ceci dentro un sacchetto di nylon, uno stormo d’uccelli con un paio di guanti di plastica, corde all’ormeggio con una bottiglia di plastica accartocciata, l’effetto treno con carta vetrata e flauto, la rottura delle ossa con un finocchio spezzato. Ad occhi chiusi sembra di essere cullati, davanti allo stereo o meglio di fronte ad una vecchia radio in legno, “e sentire che la guerra è finita”. La voce del maestro della scuola dell’infanzia Marcello Allegrini (che impersona il padre di Ellery) supera gli altri, è calda e vellutata ma sa anche essere roca e solenne, impetuosa e perentoria. Da ascoltare e sentire e vedere con le orecchie: per chi vuol lasciare, almeno per una sera, la televisione spenta, e ricordare i tempi di Radio Londra.

Voto 7 + 

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