Ip Man - The Final Fight
Alle radici del kung fu
Con Anthony Wong nei panni leggendari del maestro di Bruce Lee
Il nuovo e attesissimo capitolo del biopic approda al Far East Film Festival 15 di Udine, in anteprima europea, subito dopo il debutto all’Hong Kong Film Festival – HKIFF del 17 marzo 2013
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Dopo Ip Man e Ip Man 2, entrambi firmati da Wilson Yip e applauditi al Far East Film Festival (rispettivamente
nel 2009 e nel 2010), anche il nuovissimo Ip Man – The Final Fight, distribuito worldwide dalla Emperor Motion Pictures di HK viene presentato
a Udine. L’ attesissimo film, subito dopo aver aperto l’Hong Kong International Film Festival (evento previsto per il prossimo
17 marzo), approda infatti in anteprima europea al quindicesimo FEFF.
Il film di Wilson Yip esalta principi come onore, coraggio, disciplina, rispetto, cioè le profonde radici
della cultura orientale, ma anche le profonde radici del kung fu. La disciplina di cui Ip Man, il leggendario maestro di Bruce Lee, è stato (ed è) icona universale. Un simbolo di forza, lealtà e
saggezza che il cinema asiatico ha celebrato con due straordinari biopic e che ora si appresta a celebrare con un nuovo e appassionante capitolo.
Dietro la macchina da presa, a garantire
continuità e qualità c’è, come dicevamo, il versatile Herman Yau, già regista del prequel The Legend is Born, mentre nei panni dell’indimenticabile
mister Ip, precedentemente indossati dal
bravo Donnie Yen, c’è un’altra vecchia conoscenza del pubblico udinese: il superdivo Anthony Wong (spalleggiato, ricordiamo, dall’Asian Joe Pesci Eric Tsang). Proprio come Ip Man, scomparso nel 1972, ha gloriosamente
attraversato la storia delle arti marziali, così Anthony ha continuerà ad
attraversare la storia del cinema hongkonghese. Chiunque abbia visto capolavori assoluti come The Mission di
Johnnie To o Infernal Affairs di Andrew Lau e Alan Mak, tanto per citare due capisaldi storici del Far East Film Festival, non può che essere d’accordo con questa considerazione.
Ip Man – The Final Fight descrive l’ultima parte della vita di mister Ip ma anche la vita della comunità hongkonghese, letta attraverso i decenni (dal ’49 al 1972), e alterna preziose coreografie action a dolci palpiti crepuscolari, combattimenti pubblici a dolori privati, configurandosi come un film dentro il kung fu e non semplicemente sul kung fu.
Siamo nel Dopoguerra, a Hong Kong (il
meticoloso lavoro di ricostruzione scenografica meriterebbe un approfondimento a
parte). Il grande maestro di Wing Chun
è ormai restio ad entrare in azione ma, per difendere l’onore dal potere della Triade, non ha scelta: deve combattere per l’ultima
volta e la sfida finale si svolgerà, durante un tifone, dentro le mura proibite di Kowloon City…
Come i due precedenti capitoli, che hanno fatto
scintille anche nei passaggi suRai4, nell’ambito di Missione: Estremo Oriente, anche questo nuovo film è destinato a lasciare il segno sia in ambito cinematografico, che televisivo tanto più
che, accanto a Ip Man – The Final Fight, si
prevede per il 2014 anche Ip Man 3D con la coppia Donnie Yen-Wilson Yip (senza ovviamente dimenticare The Grandmaster di Wong Kar Wai). La riprova l’avremo direttamente dalla risposta del pubblico al quindicesimo FEFF, che si tiene dal 19 al 27 aprile 2013 al Teatro Nuovo di Udine.
Voto
8
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