Andrea, 28 anni, deve passare l’ultima notte nella casa in cui è cresciuto, che è stata venduta dopo la scomparsa della nonna. Ha il compito di consegnare le chiavi ai nuovi proprietari la mattina successiva. Le ultime ventiquattr’ore tra le mura che hanno segnato la sua infanzia sono un lungo amarcord in cui gli spazi, i colori e gli oggetti della casa gli riportano alla mente il suo passato e mettono in dubbio il suo futuro. Prosegue il suo tour nelle sale il film Via Don Minzoni n.6 di Andrea Caciagli (8 Production, distribuz. Emera Film). Interamente girato a Calenzano in via Don Minzoni 6, appunto, il film, con il suo delicatissimo carico di emozioni e nostalgia, è un racconto di formazione che ha visto la partecipazione di molti giovani talenti, tra cui: Francesco Gaudiello, Lia Grieco, Mirko Risaliti, Irene Battaglia, Giusi Merli, Paolo Fratini, Carolina Pezzini, Federico Carchedi, Bruna Orlando e Andrea Butelli. La fotografia è stata curata da Luca Galasso.
Dopo le tante città, come Campi Bisenzio e Prato, che hanno dedicato al film entusiastici sold out e le ottime accoglienze a Firenze, Pisa, Seravezza, Imola, Siena e altre città, il film ha fatto tappa a Calenzano, dove è stato concepito, il 23 marzo al Teatro Manzoni, il 17 aprile 2024 torna a Firenze , al Cinema Spazio Alfieri (alle 21) e Andrea Caciagli sarà presente nuovamente in sala per incontrare il proprio pubblico. La proiezione è in collaborazione con il collettivo “In Fuga dalla Bocciofila”.
“Sono felice di riportare a Calenzano, là dove è nato, il mio film Via Don Minzoni n.6. – ha commentato Andrea Caciagli -. Proiettarlo in teatro, a pochi passi dalla vera via Don Minzoni e dalla scuola media che ho frequentato, è un modo per restituire il film al territorio in cui sono cresciuto e che ha ispirato la storia che ho voluto portare sullo schermo. Sarà una gioia condividere con i concittadini l'emozione di vedere, al cinema, uno spaccato della nostra città”.
Via Don Minzoni n.6 nasce dall’esperienza autobiografica del regista. Nella finzione cinematografica, la vendita della casa diventa l’opportunità per il protagonista di ripercorrere i suoi ricordi e di aprire le porte ad una nuova fase della sua vita. Un film, in qualche modo corale, nel quale Caciagli ha coinvolto anche alcuni personaggi della vita reale, a cominciare dagli stessi nuovi proprietari della Via Don Minzoni del titolo.
“Abbiamo saputo - ricorda sempre Caciagli - che molti spettatori, dopo la visione del film, hanno cercato in rete e visitato l’esterno di Via Don Minzoni n.6. È bello vedere l’ambientazione di una storia così personale diventare luogo di pellegrinaggio collettivo e posizionare Calenzano, nel suo piccolo, nella mappa dei luoghi del cinema italiano.”
Il film è ambientato con unità di tempo, luogo e azione, si svolge tutto nelle 24 ore precedenti alla mattina in cui il protagonista lascerà la casa per sempre. Nel preparare le ultime scatole per la ditta di traslochi, si riaprono cassetti della memoria che passa dagli oggetti del passato suo e della famiglia. La macchina da presa si sofferma sulle forme, sui colori, sui contorni sfumati di questi oggetti e di queste memorie rendendo la casa un personaggio vivo e pulsante che parla al protagonista e lo interroga su di sé. Tutto contribuisce a riportare alla mente di Andrea ciò che quelle quattro mura sono state per lui.
“Siamo orgogliosi – commentano il vicesindaco Alberto Giusti e l’assessore alla Cultura Irene Padovani – di ospitare a Calenzano il film di Caciagli, legato alla nostra comunità. Fin dall’uscita del film volevamo proiettarlo nei luoghi in cui è stato girato e la scelta è ricaduta sul nostro Teatro: non è scontato riuscire a proiettare un film in una sala teatrale e vogliamo ringraziare i gestori, l’Associazione Macchina Del Suono, che insieme al regista sono riusciti a organizzare questo evento. Ci auguriamo che la comunità possa apprezzare il film e conoscere il talento di un giovane cresciuto a Calenzano, che ha saputo con delicatezza raccontare dei luoghi a noi familiari”.
Andrea Caciagli è nato nel 1991 a Fiesole, scrive di cinema tra Firenze e Roma; lavora come regista e assistente alla regia e come direttore di alcune riviste di approfondimento culturale. Dal 2015 è direttore del festival “Firenze RiVista”. Ha diretto il cortometraggio “Origami” (2012), il documentario “La Bussola” (2023) e “La leggerezza”, documentario autobiografico in fase di post-produzione.
Info:
Via Don Minzoni n.6
Voto
7½
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