partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


Far East Film Festival
XXVI edizione
Florence Korea Film Fest
XXII edizione
74° Berlinale
Un orso che non smette mai di cacciare
41° Torino Film Festival
Un minestrone di proposte
France Odeon 2023
XV edizione
Festa del Cinema di Roma
XVIII edizione
Venezia 80
Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
Cannes 2023
La madrina è Chiara Mastroianni
Far East Film 25
Un festival faro per il cinema orientale in Europa
Florence Korea Film Fest
XXI edizione

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  24/04/2024 - 19:16

 

  home>cinema > festival

Scanner - cinema
 


Far East Film 2003
Un viaggio nelle sezioni del festival
Il festival cinematografico sul cinema asiatico
Al Teatro Nuovo Giovanni da Udine dal 24 aprile al 1 maggio 2003

 




                     di Giovanni Ballerini


Fast East Film V
Fra le sezioni del Fast East Film 2003
Fast East Film IV
Fast East Film III


La sezione di Hong Kong dell'edizione 2003 del FAR EAST FILM (che si tiene dal 24 aprile al 1 maggio, al Teatro Nuovo "Giovanni da Udine".) presenta, oltre alle commedie, (Frugal Game di Derek Chiu, una sorta di "grande fratello" e Summer Breeze of Love di Joe Ma), ai thriller (Visibile Secret 2 di Abe Kwong) e agli horror (New Blood di Soi Cheang), anche due polizieschi assolutamente da non perdere: Infernal Affairs e PTU, scelto per chiudere il 1 maggio la manifestazione. Fra gli altri film in programma segnaliamo due polizieschi: Infernal Affairs di Andrew Lau e Alan Mak, campione assoluto ai box office asiatici e capace di risollevare le sorti di un'intera cinematografia votata per ragioni economiche soltanto alle commedie, e l'ultimo capolavoro firmato dal grande Johnnie To, PTU, un thriller notturno segnato da un inconfondibile umorismo d'autore. Se finora poi il festival si era concentrato solo - o quasi esclusivamente - sulla più recente produzione, riuscendo in alcuni casi a presentare film in contemporanea con l'uscita nelle sale asiatiche (o, addirittura, in anteprima mondiale), l'edizione del 2003 mostra subito una diversa attitudine. Non si parlerà, infatti, solo di nuovo cinema, ma anche del grande cinema del passato. FAR EAST 5 inaugura quindi un percorso retrospettivo sul cinema della Corea del Sud, dedicando anche un tributo a un regista giapponese di culto, Teruo Ishii, dalla cui arte anche un personaggio come Miike Takashii non poteva non essere influenzato. La Corea del Sud, cioè la nazione asiatica che gode oggi della più brillante produzione cinematografica e di un seguito di pubblico senza eguali, ha vissuto negli anni Sessanta un analogo periodo di prosperità. Attraverso la visione di 7 film diretti da altrettanti maestri dell'epoca, da Kim Soo-young a Jeong Jin-woo. Sono in programma Barefooted Youth di Kim Ki-deok, quasi una sorta di Gioventù bruciata; The Public Cemetery Under The Moon di Kwon Cheol-hwi, un horror con effetti speciali primitivi ma considerato l'archetipo di tutti i successivi locali film del terrore; l'hitchcockiano The Evils Stairs; il melò Mist; il sentimentale Guests Who Came By Last Train" di Yu Hyun-mok; e, per finire, il noto The Housemaid di Kim Ki-young, spettacolare thriller. Dal Giappone, il regista Teruo Ishii ha già confermato il suo arrivo a Udine. Autore di decine e decine di film dagli anni Cinquanta fino al 1999, Teruo, classe 1920 (in realtà la sua data di nascita rimane un mistero), è considerato senza mezzi termini "The King of Cult", uno dei principali maestri della sua generazione. E, nella sua cinquantennale carriera, si è davvero confrontato con tutti i generi: dal film d'arti marziali, alla fantascienza, dall'erotico all'horror, ma è diventato famoso per i suoi Yakuza Movies e per gli "ero-guro" ("erotico e grottesco") degli anni 60 e primi anni 70. I sei film della retrospettiva copriranno sia gli anni degli esordi, che quelli delle conferme, i Sessanta e i Settanta, fino ad arrivare ai suoi film più La Cina quest'anno sarà rappresentata da sei film e da alcuni giovani nuovi talenti, soprattutto le donne! Giovani e agguerrite, le donne sono registe (come la debuttante MA Xiaoying, autrice di Gone Is The One Who Held Me Dearest In The World, a Udine in anteprima europea), Life Show di Huo Jianqi. La presenza delle due giovani registe si affianca a quella di due nuovi talenti cinesi: Chen Daming, autore di Manhole (scintillante black comedy), e Gao Xiaosong, regista di Where All the Flowers Gone (storia romantica di un amore adolescenziale a tre girata con un raffinato stile da videoclip). A chiudere la sezione cinese anche il film d'azione Red Snow di Zhang Jianya, made in Shanghai e ricchissimo di effetti speciali, talmente dinamico e irreale da risultare un imprescindibile spettacolo trash! Da Taiwan arrivano Better than Sex di Su Chao-pin, già sceneggiatore di Double Vision e di The Cabbie, qui alle prese con un film che sembra essere la versione taiwanese di American Pie. Dalle Filippine, invece, una storia di sesso e di amori passionali e dalla Thailandia, infine, un horror in perfetto stile The ring ricco di scene splatter. L'ultimo film proiettato a FAR EAST 5 è invece un classico del maestro Chang Cheh, uno spettacolare wuxiapian datato 1967, The One-Armed Swordsman, che verrà mostrato nella sua copia recentemente restaurata dalla Celestial Pictures (l'artefice del salvataggio digitale dell'intera library dei mitici studi della Shaw Brothers di Hong Kong). Citato anche dall'iniziale Just One Look di Riley Ip, il film chiude idealmente un cerchio che dalla contemporaneità si sposta inevitabilmente ai classici del passato e viceversa.

Voto 8 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner