Destini incrociati
The Interpreter

L'ultimo film di Sidney Pollack ha un attacco segnato da un'apparente normalità quotidiana : il sergente della polizia di Washington Dutch Van Den Broeck torna dalla corsa mattutina e trova sveglia la bella moglie Peyton. Seguono le normali effusioni secondo copione di una tranquilla famiglia felice americana, poi i due si salutano e si recano, come ogni giorno, ai rispettivi lavori. Le cose non vanno diversamente in casa di Kay Chandler, indaffaratissima deputata del New Hampshire in piena corsa per la rielezione: la donna saluta il marito Cullen, avvocato in carriera, diretto a New York per affari di routine. La giornata scorre come sempre, sia per il sergente, sia per la deputata, ma accade qualcosa, un terribile disastro aereo a Miami, il classico incidente che si vede in televisione, che colpisce l'attenzione ma che sembra quasi un fatto esterno, che non può toccare le nostre vite. E invece lo fa. Sidney Pollack - che con Ford ricrea il binomio del remake di Sabrina (1995) - parte in modo intrigante, con una regia divisa tra le storie delle due famiglie che scorrono parallele: quando i due fili si congiungono - ma più preciso sarebbe dire s'ingarbugliano - le cose vanno decisamente peggio. Pare comprensibile ai sensi della logica narrativa che un detective cerchi quasi ossessivamente di trovare la verità sulla donna che aveva sposato e che amava, ma risulta poco credibile la fobia con cui si accanisce - e contagia la bella deputata, altra parte in causa - nel ritrovare i luoghi nei quali i defunti adulteri consumavano il proprio amore. Destini incrociati è un esempio canonico (fin troppo) di film sentimentale ravvivato da sprazzi d'azione che lo spingono in direzione del poliziesco. Il campo del giallo pervade la prima parte, nella quale l'ex cacciatore di androidi di Blade Runner assembla con precisione maniacale le prove (perfettamente inutili) del tradimento, mentre nella seconda prevale il registro sentimentale dolceamaro che colora la difficile relazione dei protagonisti . Il convincente cast , l'azzeccata colonna sonora , non bastano a ravvivare il ritmo, spesso latitante a fronte di una durata francamente eccessiva.