Belfagor
Regia di Jean-Paul Salomé
Cast: Sophie Marceau, Michel Serrault, Frédéric Diefenthal, Julie Christie, Jean-François Balmer; fantastico/thriller; Francia; 2001; C
Il fantasma del Louvre - Belphégor. L’adattamento cinematografico del mitico sceneggiato TV francese degli anni Sessanta
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Belfagor - Recensione
Belfagor - Presentazione
Belfagor - Serial TV
C’è
un fantasma mascherato
che si aggira misterioso per le buie sale del Louvre: simile soggetto aveva
fornito spunto per uno
sceneggiato televisivo transalpino in quattro puntate che in patria, come
in Italia, riscosse un successo notevole a metà degli anni Sessanta. La ‘traslazione’
cinematografica firmata quest’anno da Jean-Paul Salomé, preannunciata da
un’imponente campagna pubblicitaria, ha replicato al di là delle Alpi i fasti
di pubblico dell’archetipo televisivo, ricevendo al contempo copiose
bacchettate sul versante critico. La storia di Belfagor è stata rivista
in ossequio alle più
recenti tendenze orrorifiche di Hollywood: il prologo alla vicenda ci porta
nel 1935 con la scoperta del sepolcro di un’inquietante mummia sconosciuta da
parte di un egittologo francese. Il tragitto via mare verso il Louvre, futura
destinazione dell’antico reperto, è segnato dal suicidio collettivo dell’intero
equipaggio e dalla morte dello studioso, ritrovato mummificato. Il sarcofago
maledetto viene riesumato a scopo di ricerca ai giorni nostri e, mentre si
profila un’inchiesta
archeologica per chiarire il mistero della mummia senza nome, per il
pubblico si palesano i termini dell’affaire: trattasi del fantasma di un
dignitario di corte in cerca dell’eterno riposo, che prende a scorazzare per il
Louvre causando guasti elettrici a ripetizione, finché non trova la bella Sophie Marceau,
residente nel palazzo di fronte al museo, e decide di possederla per realizzare
i suoi oscuri fini. La splendida giovane donna è così costretta ad indossare il
tenebroso paramento con maschera
nerobronzea della mummia e prende a girovagare di notte per il Louvre
terrorizzandone a morte (letteralmente) i guardiani. L’happy ending con
pace perpetua per la mummia arriverà grazie agli sforzi congiunti della
studiosa incaricata di risolvere l’enigma archelogico, del
vecchio ispettore cui è affidata l’indagine poliziesca e del giovane
elettricista innamorato della Marceau. A Juliette Greco, protagonista del
celebre Belfagor televisivo, è riservato un breve cameo in cui
l’attrice scambia uno sguardo con l’erede designata al suo ruolo. Belfagor. Il fantasma del Louvre
pare un mélange non troppo ispirato tra un film di genere con toni
parodici alla Fantomas (sembra ricercati volutamente dal regista), un horror movie d’hollywoodiana memoria ma privo di
effetti speciali di livello ed infine un fumetto avventuroso senza troppe
pretese. Una terra di nessuno dove la confusione regna sovrana, la suspense latita
e poco pare funzionare, non fosse per lo charme
dell’avvenente protagonista e per l’intramontabile fascino del Louvre, il
più noto museo d’Oltralpe.
BELFAGOR.
IL FANTASMA DEL LOUVRE – BELPHÉGOR. LE FANTÔME DU LOUVRE,
regia di Jean-Paul Salomé, con Sophie Marceau, Michel Serrault, Frédéric
Diefenthal, Julie Christie, Jean-François Balmer; fantastico/thriller; Francia;
2001; C.; dur. 1h e 37’
Voto
5½
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