Belfagor - Recensione
Belfagor - Presentazione
Belfagor - Serial TV
Alla fine dello scorso anno è stato possibile acquistare in edicola proprio lo sceneggiato del 1965, "Belfagor o il fantasma del Louvre" (Edizioni "elleu"-tre vhs). Inevitabile e doveroso ricordare questo capolavoro degli sceneggiati TV, realizzato nel 1965 da Claude Barma.
Quando lo sceneggiatore Jacques Armand e il regista Claude Barma si convinsero a realizzare il progetto, capirono subito che era necessario dare un taglio più moderno al testo di Bernède. Molti personaggi del romanzo furono modificati o addirittura soppressi per sostituirli con altri completamente nuovi; lo stesso mistero che sta alla base delle apparizioni del fantasma venne rivisto. Ma il piatto forte, l'enigma che avrebbe tenuti inchiodati al video per ben sei puntate (circa quattro ore e mezzo di pellicola) milioni di francesi e di italiani, era l'identità di Belfagor (sotto i cinerei paludamenti del quale si muoveva il mimo Isaac Alvarez). E' questo il file rouge che attraversa tutta la vicenda dalla prima puntata (andata per la prima volta in onda nel nostro Paese il 15 giugno 1965 sul Secondo canale) all'ultima, attraverso un fitto intersecarsi di sottotrame e colpi di scena forse a volte un po' confusi e inverosimili ma assolutamente avvincenti.
Le riprese, in un cupo bianco e nero, hanno un taglio quasi impressionistico, accentuato dalle location evocative di un Louvre per altro ricostruito in studio (in quanto l'allora ministro francese dei beni culturali non concesse l'autorizzazione a girare dentro il museo) e di una Parigi ben poco rassicurante, a tratti minacciosa e carica di enigmi, di vicoli in penombra, di personaggi equivoci e misteriosi.
Come protagonista venne prescelta l'affascinante e algida Juliette Greco, brava a disimpegnarsi nel doppio ruolo delle gemelle Luciana (Laurence nell'originale francese) e Stefania Borel, criptica e fatale la prima, spregiudicata e solare la seconda. Vittima delle malie di Luciana è il giovane studente Andrea Bellegarde (Yves Rènier) combattuto tra l'attrazione morbosa per la donna e il più limpido sentimento nutrito verso Colette (Christine Delaroche), figlia del commissario MéNardier, incaricato di condurre le indagini sulle apparizioni del fantasma. Cosa cerca Belfagor dentro il Louvre? Perché Andrea Bellegarde è così morbosamente attratto dalla vicenda? E che ruolo ha in tutto ciò la sfuggente Luciana? Ma, soprattutto, chi si cela dietro la maschera di Belfagor?
Il fantasma sta per tornare a muoversi, col suo passo leggero, tra le ombre del Louvre. E noi saremo ben lieti di spaventarci ancora al suo apparire, magari (o purtroppo?) senza più poter sbirciare il video da dietro la rassicurante copertina di schultziana memoria.
Voto
9