Reality
Regia di Matteo Garrone
Con Aniello Arena, Loredana Simioli, Nando Paone, Graziella Marina, Nello Iorio. Nunzia Schiano, Rosaria D'Urso, Claudia Gerini
Commedia/drammatico; Ita./Fran.; 2012; C.; dur. 115'
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L’aveva detto, Matteo Garrone, già autore di Gomorra:
nel suo prossimo film avrebbe cambiato registro e si sarebbe misurato con una
commedia. Con Reality
ha mantenuto la promessa a metà: se è vero che l’argomento ha un taglio
volutamente nazionalpopolare, trattando di un programma televisivo che, seppure
ultimamente in calo di ascolti, è stabilmente entrato
nell’immaginario collettivo degli italiani, è altrettanto vero che, a pensarci
bene, il “Grande Fratello”
è una sorta di tumore catodico che contagia irrimediabilmente il suo pubblico
con i valori sballati degli inquilini che finiscono nella casa. La trama verte
appunto su un protagonista che vorrebbe tanto entrare nel novero dei
concorrenti “gieffini”, tanto per usare un insopportabile neologismo: si chiama Luciano Ciotola, vive a Napoli in un
cadente palazzo affollato di parenti, lavora in una pescheria e, per sbarcare
il lunario, ha avviato con la moglie un commercio (non troppo regolare) di
prodotti casalinghi. Luciano è solito esibire la sua naturale simpatia
ad uso e consumo dei clienti della pescheria ma un giorno,
esortato dalla famiglia, si decide a tentare la fortuna: partecipa così ai
provini per la prossima edizione del “Grande Fratello”. L’attesa per scoprire
se farà parte del nuovo cast della casa lo inserirà in una spirale ossessiva
che ben presto cambierà per sempre la sua vita. In una Napoli ricca di personaggi
che piacerebbero a Eduardo De Filippo il regista
romano ricostruisce il variopinto universo del suo strepitoso protagonista –
interpretato dal detenuto Aniello Arena, attore
teatrale all’esordio sul grande schermo –, una figura tragicomica di sognatore
televisivo in spasmodica attesa del suo quarto d’ora di celebrità, una sorta di
perverso incrocio tra la penna di Pirandello e quella di Orwell. A Cannes 2012 Reality ha ricevuto il GrandPrix
Speciale della Giuria.
Voto
7 ½
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