Uno degli autori e dei film più importanti della storia del cinema: l' anno é il 1956, il regista è Ingmar Bergman, il film é Il Settimo Sigillo.
Siamo nel nord Europa della metà del XIV secolo, devastata dalla peste e dalle ossessioni religiose. Il cavaliere Antonius Block e il suo scudiero Jons, sono al ritorno dalle crociate. Stanco e deluso, il cavaliere ingaggia una partita a scacchi con la Morte (che regala alla settima arte una delle "visioni" più forti della sua più che centenaria vita) per prender tempo e riuscire a trovare una risposta alle domande che lo assillano: Perché viviamo? Dio esiste? Antonius Block, interpretato da un magnifico Max Von Sidow è ossessionato dall'idea che la vita sia vuota, senza significato e che morire equivalga a cadere in un niente senza speranza. Bergman con Il settimo sigillo parla dell'uomo moderno e lo fa raccontandoci di questi due uomini , uno, il nobile alla ricerca di un senso nel vivere, l'altro il suo scudiero Jons, animo laico ed inquieto , che non è alla ricerca di nessun significato. Bergman stesso, con questo film si interroga (la sceneggiatura è sua), ma non giudica , non esprime opinioni il suo è un tentativo di far riflettere lo spettatore sulle domande universali che l'uomo da sempre si pone. Gli attori sono tutti straordinari, con note di merito ai sopraccitati protagonisti, il cavaliere Max Von Sidow, lo scudiero Gunnar Bjornstrand ed il magistrale Bengt Ekerot nel ruolo della morte. Film tecnicamente ineccepibile, Il Settimo sigillo, è girato in un bianco e nero dai fortissimi contrasti che rende perfettamente l'idea di un medioevo cupo e tragico .
Voto
9