Il 33° Torino
Film Festival mette sul proprio cartellone ufficiale il grande Orson Welles, regista eclettico e inventivo che testimonia la tenacia di uno sguardo mai domo e sempre vigile. Torino non smette di scommettere sul futuro e anzi ogni anno che passa, alza il tiro e cerca percorsi stimolanti per offrire agli spettatori visioni originali, di genere e d’autore, che in qualche modo lascino un segno o una breccia di novità nei cuori appassionati dei frequentatori di
questo piccolo grande festival cittadino.
Chiara Francini sarà
la madrina del 33° Torino Film Festival. L'affascinante e simpatica attrice
fiorentina sarà al fianco del direttore Emanuela Martini per aggiungere sprazzi di irrefrenabile verve alle serate - evento di apertura e chiusura, che si terranno il 20 novembre 2015 al Lingotto e il 28 novembre 2015 al Cinema Reposi.
"Bella e perduta", il nuovo film di Pietro Marcello (che
torna al Torino Film Festival sei anni dopo avere vinto il concorso con "La
bocca del Lupo" del 2009) sarà presentato in anteprima
italiana il 18 novembre come film di
pre-apertura al Cinema Classico,
in piazza Vittorio Veneto 5. In concorso, possiamo trovare quest’anno ben quattro opere italiane: il mondo degli extracomunitari di
Colpa di comunismo di Elisabetta Sgarbi; la mamma impicciona di Mia madre fa l’attrice diretto da Mario Balsamo; il fantasy con Racconti dell’orso
di Samuele Sestieri e Olmo Amato; la cronaca siciliana di Lo Scambio per la
regia di Salvo Cuccia. Non ci scordiamo di Festa Mobile, con opere come Arabian Nights di Miguel Gomes in tre parti, Brooklyn di John Crowley, Comoara del rumeno Porumboiu e High-Rise dell’inglese Wheatley. La sezione Onde è aperta al cinema sperimentale, e si possono trovare pellicole come: A morning Light di Ian Clark, Dream Land di Steve Chen e Symptoma del greco Frantzis. Poi non ci scordiamo di After Hours dedicata al cinema horror, con la proposta
di una notte dedicata ai film dell’orrore con una maratona notturna il 22 novembre. Poi sono imperdibile le sezioni TFFDoc e Spazio Torino, senza dimenticare la retrospettiva Le cose che verranno sugli scenari futuri come sono stati immaginati dal cinema di fantascienza e dagli autori che hanno descritto il mondo dei decenni a loro successivi: dagli anni Trenta alle soglie del Duemila. Una manifestazione dinamica, piena zeppa di belle proposte e dove il cinefilo si trova a casa sua. Inoltre qui vince il cinema nella sua ricerca di nome nuovi che hanno voglia di esprimersi attraverso immaginari diversi o tramite racconti imprevedibili. Torino è tutto questo, e per pochi giorni è una grande metropoli di cinema.
Voto
9
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