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  04/10/2024 - 22:49

 

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FánHuā Chinese Film Festival
La migliore cinematografia cinese
Serata di apertura con omaggio a Pema Tseden, chiude A soul haunted by painting, diretto da Huang Shuqin
Al cinema La Compagnia di Firenze dal 2 al 6 ottobre 2024

 




                     di Giovanni Ballerini


La Cina è vicina. Anche a Firenze. Si tiene infatti al cinema La Compagnia dal 2 al 6 ottobre la quarta edizione del FánHuā Chinese Film Festival, che con 15 titoli, anche quest'anno dà spazio alla migliore cinematografia cinese. Un focus sulla Cina contemporanea, che viene raccontata attraverso le luci del grande cinema di oggi, quello poco conosciuto in Europa e in Italia, in una ricognizione di storie, dalle periferie alle grande metropoli, dentro un’industria cinematografica che ha vissuto cambiamenti profondi e repentini, al pari con la società in cui si è sviluppato.
“Un ampio ponte tra Firenze e la Cina, dove tutti possano passare - spiega Gianni Zhang, presidente dell’Associazione FánHuā e di Zhong Art International - me lo immagino così il festival che abbiamo pensato, passando per il cinema e non solo: cibo, tradizioni e arte per raccontare quello che della Cina non si conosce e per rafforzare sempre di più il rapporto secolare tra i due popoli. Vedere al cinema italiani e cinesi di prima, seconda o terza generazione e saperli coinvolti nelle varie iniziative collaterali, sono questi gli obiettivi che si pone il FánHuā Chinese Film Festival. Prosegue la felice collaborazione con il Cibrèo: anche quest’anno abbiamo organizzato insieme una giornata dedicata alla Cina, al Teatro del Sale il 28 settembre: laboratorio di cucina tosco-cinese seguito da pranzo, Danza del Dragone nella piazza di S. Ambrogio, spazio dedicato ai bambini con racconti e disegni sulle avventure di Marco Polo, per chiudere con il ricco menù della cena finale. Insieme alla Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, presentiamo a Palazzo Corsini il documentario “In memoria di Michelangelo” realizzato nel quadro di una serie diffusa in Cina per promuovere l’Arte italiana”.
Il festival si inaugura mercoledì 2 ottobre alle 21 con “Snow Leopard” l’ultimo capolavoro del maestro Pema Tseden, prematuramente scomparso nel 2023 (con “Jinpa” aveva vinto il premio come migliore sceneggiatura della sezione Orizzonti alla Mostra del cinema di Venezia nel 2018, mentre il suo “Balloon” era stato proiettato alla prima edizione del FánHuā). Regista, sceneggiatore e scrittore Pema Tseden è autore di opere che ritraggono in modo meticoloso e realistico la sua terra natale, indispensabili per comprendere le condizioni di vita e la cultura del Tibet contemporaneo. Il film, che è ambientato nelle montagne tibetane, racconta la convivenza tra pastori e fauna selvatica, puntando il dito sulla protezione del leopardo delle nevi in via di estinzione.
Giovedì 3 ottobre, dalle 15 in poi, cinque cortometraggi selezionati e premiati in alcuni fra i festival internazionali più importanti, cioè “A Tortoise's Year of Fate”; “Sojourn to Shangri-la”; “All Tomorrow's Parties”; “Goodbye First Love” e “The Poison Cat”. Alle 21 invece proiezione di “Growing Apart” del regista esordiente Long Lingyun, un potente dramma familiare che mostra i drammatici effetti prodotti sulla società cinese dagli anni di attuazione della politica del figlio unico. Venerdì 4 ottobre il festival ci racconta la regione del Canton con due film in prima italiana: alle 18 “Borrowed Time”, debutto del regista Choy Ji, un viaggio sentimentale tra presente e passato che porta una donna alla vigilia del matrimonio alla riconciliazione con la figura del padre che aveva lasciato la famiglia anni prima. In prima serata, alle 21, la proiezione in collaborazione con Cesvot di “Good Autumn, Mommy” di Chen Shizhong
Sabato 5 ottobre prima europea del film d’animazione “Into the Mortal World” di Ding Zhong, che unisce la mitologia cinese a tecniche di animazione moderne. Nel pomeriggio spazio alla commedia surreale con “Day Tripper” di Chen Yanqi, ospite del festival, che racconta le assurdità quotidiane di una famiglia durante un trasloco (ore 18). La serata prosegue con “To Kill a Mongolian Horse” di Jiang Xiaoxuan, che firma il ritratto sentito di un mondo al tramonto, quello dei mandriani delle steppe della Mongolia Interna. Domenica 6 ottobre, nel pomeriggio proiezione di due premiere italiane, che mettono al centro la questione dell’identità e delle relazioni interpersonali. “She Sat There Like All Ordinary Ones" di Qu Youjia, che esplora (alle 15.30) il processo di crescita degli adolescenti tra le complessità dei loro rapporti, la formazione e l’affermazione della propria identità, mentre "All Ears" della regista Liu Jiaying (alle 18) propone una pacata meditazione sui temi della mortalità, dell'identità e della manipolazione della realtà.
A chiudere questa quarta edizione la proiezione di un classico del cinema cinese a 30 anni dalla sua prima, da scoprire e riscoprire in occasione della sua versione digitalizzata. Si tratta di A Soul Haunted by Painting diretto da Huang Shuqin e ispirato alla vita della pittrice cinese Pan Yuliang (1895-1977) e interpretato da Gong Li, in una delle sue interpretazioni più radiose. Un appassionante classico all’insegna dell’affermazione femminile narrata in un romanzo autobiografico pubblicato nel 1982 dalla scrittrice Shi Nan.
"Una selezione di film - osserva Paolo Bertolin, direttore artistico del festival - che mostra come l'industria cinematografica cinese sia all’avanguardia nella ricerca e qualità di contenuti".

Info: www.fanhuafestival.com/

Voto 7½ 

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